Gian Piero Gasperini conferma la sua identità di tecnico progressista visionario. Non è un’annotazione politica ma la conferma che non vuole mai fermarsi. Tanto meno guardarsi indietro o accontentarsi dei tanti record battuti in questi anni. E’ stato chiaro, fin troppo magari: si riparte sempre da zero senza riferimenti al passato perché sostiene: “Chi pensa solo a ripetersi resta indietro”. Nuove ambizioni, nuovi traguardi senza fissare obiettivi specifici. Stavolta è una stagione completamente diversa dalle altre, anzi si può dire che sia la continuazione della precedente perché si giocherà in continuazione da qui fino a Natale, fra campionato e Champions. “Bisogna sempre fare il meglio possibile” e con questo slogan vuole scuotere l’albero nerazzurro fugando incertezze, tipo le dichiarazioni di Hateboer che poi ha fatto marcia indietro, e aspettando sempre Ilicic. E in attesa di Miranchuk e di Romero. Sono tante le aspirazioni che coinvolgono l’Atalanta, anche mutazioni tecniche e tattiche senza stravolgere il plot che fila bene da parecchie stagioni. “Secondo le varie analisi l’Atalanta è una squadra che corre come tante altre, mi piacerebbe migliorare” ma confermando le stesse caratteristiche di prima. Magari continuando a sorprendere. Insomma senza stravolgimenti epocali ma con qualche modifica sostanziosa in varie zone del campo. “E’ opportuno allargare la rosa perché gli impegni saranno pressanti” almeno se si vuole restare lassù. Perché Gapserini prevede una concorrenza spietata. Davanti Juve e Inter e dietro un gruppo di squadre affamate e ben dotate dal punto di vista tecnico. E poiché è un incontentabile, ecco il giusto per la rosa: rinforzi adeguati e soprattutto qualcosa di più in attacco: “Nella scorsa estate mi davate del matto quando chiedevo un sostituto per Ilicic. Poi si sa come è andata finire”. Per non arrivare col fiato corto e le gambe pesanti come è successo alla vigilia della partita Col Paris S. Germain. A proposito : “Non è stata una delusione, anzi. Resta il rammarico dei gol subiti quando in pratica eravamo qualificati”. Ormai Gasperini ha voltato pagina. Intonsa per scrivere nuovi e sublimi versi.
Giacomo Mayer