Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, dalla pancia del “Da Luz” inquadra la vigilia della storica sfida col PSG: “Siamo come la Nazionale? Speriamo di rappresentare bene l’Italia. Ci portiamo dentro tante emozioni e situazioni vissute in questi mesi: sul campo contano tecnica, tattica e qualità, ma anche le motivazioni e le emozioni. A un traguardo così prestigioso non ero mai arrivato, anche se le attese della vigilia si assomigliano tutte. Ormai ci siamo, ci troviamo in uno stadio meraviglioso, il tempio del Benfica: il rammarico è l’assenza di pubblico. Il PSG in Francia domina da anni, ha grandi giocatori. Ma noi siamo arrivati fin qui con il nostro percorso e siamo fiduciosi di poter fare bene: certo, se tra Shakhtar e Dinamo Zagabria non ci fosse stato un pari rocambolesco non saremmo andati avanti, ma poi noi abbiamo battuto entrambe vincendo poi andata e ritorno col Valencia”. Sugli avversari: “Sappiamo che non c’è Di Maria perché squalificato, noi di sicuro non abbiamo Ilicic e Gollini. Su Mbappé e Verratti vedremo domani. Giocare con climi caldi come nel finale di campionato sarebbe difficile per qualunque squadra, qui a Lisbona c’è un clima migliore. Correre bene sarà importante”. Spazio alle altre italiane: “Ci dispiace che Juventus e Napoli non siano qui con noi: i bianconeri avevano grandi chances col Lione di passare nelle migliori otto d’Europa, mentre il Barcellona era un impegno molto difficile comunque onorato bene”. La preparazione: “Non c’è una grande differenza di rendimento tra le italiane che hanno giocato come noi 13 partite in pochissimo tempo o le francesi che hanno giocato, come il PSG, solo le coppe nazionali e le amichevoli”.

S.F.