«Siamo un po’ imballati, ma c’è da dire che la Giana spesso e volentieri è riuscita a non farci giocare». Dopo la vittoria di misura sulla squadra di Cesare Albè, alias il Ferguson della Martesana, Gian Piero Gasperini non sembra preoccupato dello scarto risicatissimo rifilato dalla sua Atalanta allo sparring partner di turno: «È stata la nostra prima uscita sui novanta minuti dopo due test da circa mezzora a tempo – prosegue il tecnico nerazzurro -. Recuperiamo bene palla ma dobbiamo migliorare negli ultimi sedici metri. La nostra caratteristica peculiare è attaccare gli spazi, anche se a volte andiamo in confusione e la condizione in questo periodo non può essere ottimale». Battuta sul mercato: «Aquilani? Sento tanti nomi, noi sappiamo quali sono i ruoli da coprire. Serve anche un’alternativa sulla fascia alta (il giallorosso Ricci, NdR) e Marilungo comunque davanti può esserci utile».

Domani (ore 15) all’Hotel Presolana di Dorga presentazione in pompa magna per Ervin Zukanovic, appena arrivato dalla Roma in prestito oneroso (un milione) con diritto di riscatto (fissato a due e mezzo): «Un difensore mancino di ruolo che può giocare anche sulla fascia, uno dei tasselli per completare l’organico», spiega Gasperini. Che assolve le battute a vuoto dei suoi, vedi pari rischiato da Iovine nel finale della prima frazione e da Perna allo start della ripresa: «Al di là dell’alternanza tra 3-4- 3 e 3-5-2 e di qualche saltuaria difficoltà, credo che la squadra stia comunque assumendo una fisionomia ben precisa – chiude il mister -. Facciamo girare bene la palla, la smistiamo con una certa rapidità sulle corsie, proviamo combinazioni e andiamo in area con facilità. C’è da lavorare sull’ultimo passaggio e magari anche sulla decisione nei tiri a rete, ma sono soddisfatto del lavoro di preparazione. Paloschi? È normale che ci abbia tolto le castagne dal fuoco, l’abbiamo preso per fare il terminale e sta facendo decisamente la sua parte».

SF