Zingonia“Il mercato in entrata è chiuso con Maehle, preso in tempo, prima dell’inizio della finestra invernale (4 gennaio, ndr). Ma io spero in una soluzione interna che mi piace quanto il giocatore: Amad Diallo con noi fino a giugno”. La grande sorpresa alla vigilia del Sassuolo, direttamente da Gian Piero Gasperini: “La società ha dimostrato di essere vigile, vediamo gli sviluppi. I neroverdi sono una bella prova, hanno la stessa intelaiatura e aveva iniziato bene anche la scorsa stagione”.

GASPERINI E IL POST BOLOGNA. “Difficile fare paragoni tra stagioni diverse, quest’anno comunque a Bologna la prestazione c’è stata. Difficilmente nel calcio italiano c’è una simile differenza di prestazione: non siamo riusciti a chiudere e ci siamo fatti raggiungere. Domani si riparte dal Sassuolo, con cui abbiamo una striscia molto positiva: questa settimana è stata molto utile per tutti, ci siamo allenati bene e siamo pronti a un nuovo tour de force notevole giocando ogni tre giorni, con la Coppa Italia e il recupero di Udine in mezzo”.

GASPERINI E GLI OBIETTIVI DA AGGREDIRE. “E’ una stagione affascinante con tanti obiettivi. Anche a Bologna abbiamo dimostrato di poter fare bene anche in campionato. C’è la Coppa Italia, c’è la Champions League da fine febbraio: ci sono obiettivi da aggredire e conquistare, le pile sono molto cariche. Al ‘Dall’Ara’ abbiamo fatto molto bene a lungo, poi nelle pieghe della singola partita ci stanno anche la reazione dell’avversario, gli episodi e le mancate vittorie. Può darsi che forse ci siamo piaciuti un po’ troppo e non siamo stati concreti. Non dovevamo per forza segnare il terzo gol, ci sono anche gli avversari. La cosa migliore è sempre guardare avanti”.

GASP E MIRANCHUK. “Abbiamo esempi di giocatori che entrano in corso d’opera e spaccano, quindi la questione di chi gioca dall’inizio o meno non mi entusiasma. I cambi sono cinque. Miranchuk deve inserirsi in questa squadra, che non sia stata una buona partita per lui a Bologna è un fatto, come per altri. Viene da un campionato diverso e si vede, ha qualità e si vede. Romero e Pessina sono diventati presto titolari, ma ognuno ha i suoi tempi: Aleksey ha un ruolo ancora da scoprire”.

GASP, IL MERCATO E DIALLO. “Su Gomez non ho risposte che possano aiutarvi: sicuramente non è un ingombro, abbiamo due partite di seguito a cui pensare. Maehle è appena arrivato, a mercato ancora da iniziare: significa che c’è la convinzione che questo giocatore possa essere utile per la squadra, diversamente dai casi che capitano magari all’ultimo giorno delle trattative. E’ già un bel biglietto da visita – il Gasp-pensiero sulle operazioni invernali -. Il mercato? Noi stiamo bene, la società è attenta. L’operazione Maehle non è di quelle che cascano dal cielo all’ultimo momento, è segno che siamo vigili. C’è una soluzione interna alla società che potrebbe essere molto interessante, ma la squadra è a posto: si tratta di Amad Diallo, venduto al Manchester United, potrebbe restare qualche mese ancora qui da noi. Mi piace molto, ha solo 18 anni. Qualcuno, se ha la possibilità di andare a giocare, è giusto che sia così. Col danese c’è esubero sulle fasce. Le esigenze vanno accontentate e in questo senso in uscita bisogna chiudere il prima possibile”.

GASPERINI E GLI INFORTUNATI. Caldara ha bisogno di condizione e adattamento, ma sta recuperando bene. Potrei anche convocarlo subito, le risposte sono molto positive. Toloi non può farcela per il Sassuolo, probabilmente per il Parma sì. Pasalic non ha un infortunio muscolare, è guarito e nemmeno il suo recupero sarà molto lungo. Non ci sono gravi infortuni, Toloi non ha lesione né stiramento (bicipite femorale sinistro, ndr): fermarlo è più una precauzione. Le situazioni lunghe erano quelle di Caldara e Pasalic, ma sono in via di guarigione. Come infortuni lunghi abbiamo subito poca roba: ci sono pochi acciacchi da gara, in una settimana normale sarebbero tutti recuperabili ma si gioca ogni tre giorni”.

GASPERINI E IL SASSUOLO. “Ogni anno e ogni partita sono diverse, anche col Sassuolo si ricomincia da capo e da zero. Anche la scorsa stagione aveva iniziato molto bene. Ha mantenuto la stessa intelaiatura e in mezzo alle squadre metropolitane è quella più vicina a noi: sarà una bella partita. Il campionato italiano in questo momento è un bel campionato. Noi siamo concentrati sulla nostra partita: sappiamo delle difficoltà, l’importante è la mentalità che dimostriamo da subito. Ci auguriamo che sia bella, speriamo di offrire un bello spettacolo al pubblico costretto a vederci da caso. Ci sono molte novità positive nelle squadre non di primissima fascia che rendono la serie A molto più equilibrata togliendo punti alle big ambiziose”.

GASPERINI E L’ANDATA. “Per arrivare alla fine del girone d’andata mancano sei giornate compreso il recupero a Udine. Siamo molto indietro, abbiamo dovuto cedere al Covid: non si può pensare di avere sempre la squadra al meglio. Gennaio a tal riguardo non cambia: è un vantaggio aver più giorni per allenarsi, ma anche in questo mese si gioca ogni tre giorni. Le prove tattiche si fanno direttamente in gara, si sperimentano situazioni in campionato, vedi inserimento di Miranchuk a Bologna”.

GASPERINI E L’ATTACCO. Ilicic già così va molto bene, anche se non ha e non abbiamo limiti da porsi e da porgli. Non è che prima fosse tutto perfetto, deve sapere di poter rischiare la giocata. Sa essere trainante per il risultato, può essere determinante: nel suo ruolo abbiamo molti più ricambi che in altri, per fare la differenza in attacco la condizione è fondamentale, tra dribbling, passaggio e tiro. Il discorso titolari-riserve non convince: tra lui, Muriel, Zapata e Miranchuk anche uno spezzone può essere decisivo. Muriel è quello che quando entra è immediatamente a disposizione, decisivo anche più di Zapata. Se entra ha bisogno di carburare, dall’inizio anche a Bologna è stato decisivo. Ad Amsterdam era stato determinante segnando nel finale. Gli ho tolto minutaggio per provare altre situazioni, specie a novembre: l’ho un po’ penalizzato”.