Zingonia“Nel calcio per crescere ed evolversi bisogna cambiare, adottare accorgimenti e soluzioni diverse. Miranchuk, ad esempio”. La possibile bomba della vigilia sganciata da Gian Piero Gasperini, insieme all’altra che però suona come una conferma: Sportiello ha dimostrato di poter essere decisivo sia con la Sampdoria che col Crotone domenica scorsa, è in un buon momento ed è giusto che abbia le sue chances. Se si hanno due portieri altrettanto bravi, nulla vieta che facciano un periodo a testa”. Il tecnico dell’Atalanta, al netto dell’enunciazione di una piccola parte della formazione, ha soprattutto avvisato l’Inter: “Per la legge dei grandi numeri, magari a San Siro sarà la volta buona per noi. Ma affrontiamo una squadra che merita di essere la capolista con distacco: ha saputo cambiare passo”.

GASPERINI ALL’ATTACCO. Lunedì sera si fronteggiano i primi due reparti offensivi della serie A, 62 a 60 per i milanesi: “Riuscire a essere ai vertici per gol realizzati per tanti campionati è un merito della squadra e una soddisfazione. I gol portano punti, ma per fare i bilanci ci vuole più tempo: siamo in una bella striscia, per i risultati, per le varianti che abbiamo, per la fiducia e per il bel clima. C’è una crescita generale, anche in giocatori come Miranchuk, anche in allenamento. Siamo sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, di qualche accorgimento nuovo”.

GASPERINI E L’INTER. “L’anno scorso a Milano abbiamo fatto un bel pareggio, a novembre all’andata ne abbiamo fatto un altro in rimonta. Certo, sarebbe meglio andare avanti noi. Domani è un’altra prova: sotto l’aspetto tecnico abbiamo sempre bisogno di crescere, nel controllo e nella gestione della palla. Dobbiamo crescere a livello corale – ha proseguito il Gasp -. Facciamo un campionato centrato su noi stessi, non per fare un favore alle altre. E’ un test fondamentale per vedere come giochiamo al cospetto di squadre di questo livello: se vogliamo anche in vista del ritorno di Champions col Real Madrid. All’andata, prima un bel gol di testa di Lautaro, poi abbiamo giocato bene, pareggiato con Miranchuk e sfiorato la vittoria con Muriel. Un risultato giusto. Come prestazione e personalità, al livello dell1-1 del gennaio dell’anno scorso”.

GASPERINI E MIRANCHUK. “Giocando tante partite escono accorgimenti utili per adottare cambiamenti: di là Eriksen e Perisic hanno offerto soluzioni diverse. Vale anche per noi a seconda che ci siano Ilicic, Muriel, Zapata, Pessina e adesso Miranchuk. Modificare aiuta a crescere: chi sta fermo, arretra”.

GASPERINI E L’EX. “Bastoni già giovanissimo era di assoluta prospettiva, poi nell’Inter è cresciuto ulteriormente. La sua evoluzione è importante, ma che fosse un predestinato lo si capiva. E’ un ragazzo molto sano e molto per bene, questo lo aiuta per la crescita tecnica e personale”.

GASPERINI E LA LULA. “Dell’Inter temo l’attacco, che non è solo Lukaku e Lautaro. Magari segnano soprattutto loro due, i gol sono più concentrati mentre noi li distribuiamo di più. Loro concretizzano le azioni, noi dobbiamo capacitare la capacità offensiva dell’intera squadra. Eriksen ha capacità balistiche importanti anche nei calci piazzati, su azione ha una precisione tecnica che fa valere – ha chiosato l’allenatore di Grugliasco -. Gosens e Hakimi sono tra i migliori interpreti del ruolo, anche quello sarà un tema della sfida. Bisogna stare attento a non concedere spazi. E’ uno dei leitmotiv della partita di domani: in difesa e in attacco non è solo questione di duelli individuali, sarà Inter-Atalanta. Le prestazioni e le giocate individuali pesano, lo scontro globale è tra le due squadre”.