Zingonia“Ad Anfield Road è stata una serata magica che deve darci le basi per proseguire in campionato come in Champions, ma il Verona è una squadra ostica che ti distrugge il gioco, non ti fa giocare. Dobbiamo stare attenti”. Due giorni dopo il trionfo col Liverpool, Gian Piero Gasperini mette sul chi vive la sua Atalanta alla vigilia dell’anticipo del sabato sera della nona giornata di serie A contro l’Hellas al Gewiss Stadium: “Una compagine che non ha perso la sua identità anche se non ha diversi giocatori della scorsa stagione. E che gran lavoro per affinare le doti di Pessina: l’annata in prestito gli ha consentito continuità, progressi e specializzazione in più ruoli, restituendocelo duttile e pronto”.

GASPERINI, DA ANFIELD AL VERONA. “Ad Anfield è stata una serata magica per come abbiamo vinto: una soddisfazione e un’iniezione di energia e di fiducia. Abbiamo ritrovato le nostre linee di gioco migliori: Un’ottima gara, l’abbiamo giocata bene, contro una squadra forte. Volevamo la prestazione restando più compatti, in grado di difenderci e di proporci. Abbiamo giocato meglio del Liverpool – prosegue il Gasp -. Non ho mai avuto la sensazione che la squadra fosse in difficoltà, anche se certi risultati pare non stiano soddisfacendo le aspettative di certi osservatori: la stagione è complicata, la serie A è molto più equilibrata, non vedo performance in ascesa, ci sono partite difficili. La Champions è molto complicata anche perché si gioca ogni settimana: non sarà semplice nemmeno martedì prossimo col Midtjylland.

GASPERINI E GLI OSTACOLI STAGIONALI. “I problemi più evidenti non si misurano sul piano tattico, dove ognuno ha la chance di trovare diverse soluzioni. Noi senza centravanti in coppa? La scorsa stagione durante i tre mesi con Zapata fermo abbiamo giocato similmente a mercoledì sera, non so dove sia la novità. Gli ostacoli sono la continuità con cui si deve giocare, le Nazionali di mezzo, gli infortuni in numero maggiore da cui è duro recuperare e l’assenza di pubblico che fa perdere un po’ di concentrazione”.

GASPERINI E L’ALLIEVO JURIC. “Il Verona ha cambiato molto mantenendo però un’identità simile. E’ una squadra che distrugge il gioco, che ti impedisce di giocare: dovremo essere al meglio ed essere pronti a recuperare le energie spese due sere fa”.

GASPERINI E I SUOI BIG. Romero è forte e non ha avuto difficoltà a inserirsi, perché ha qualità che si vedono a occhio nudo. C’era sfuggito un anno fa: sul piano tecnico è capace, ha fatto passi avanti sul piano anche dell’impostazione. Ilicic era già arrivato vicino al gol, anche con l’Ajax. E’ recuperato, non da ieri e non perché ha segnato al Liverpool: lo vedo da come si allena. Sul piano atletico è pronto da alcune settimane”.

GASPERINI E L’INFERMERIA. “Malinovskyi è ancora fermo, Pasalic lo vediamo oggi pomeriggio ma va molto meglio, Depaoli non ha un grosso problema e dobbiamo valutare Gosens oggi”.

GASPERINI E LE SITUAZIONI DI GIOCO. “L’Atalanta sfrutta poco le palle inattive, ma siamo bravi in quelle a sfavore. Una coperta un po’ corta: non ne prendiamo e non ne realizziamo”.

GASPERINI E MARADONA. “Ho avuto la fortuna di giocare contro Maradona e di ammirare un giocatore straordinario, sicuramente il più grande della mia generazione, forse di sempre. Il pubblico con lui si accendeva sempre”.