ClusoneMuriel e Zapata via? Vorrei avere alternative che però non vedo a due giocatori di quella qualità. Facile dire che sono reduci da un’annata da 5 gol in 2, questi ne facevano 40 e oltre”. Primo missile. Hojlund qui sta bene, si allena meglio ed è un bravo ragazzo. A volte sono scelte di vita, ma con certe cifre società e giocatori devono fare le loro valutazioni. Non vorrei perdere né lui né Scalvini, è come chiedere a uno se preferisce morire impiccato o in un altro modo…”. E siamo al secondo. Gian Piero Gasperini, a margine del terzo test in chiusura di ritiro al “Città di Clusone”, è stato bersagliato di domande sui suoi ragazzi ipoteticamente sul piede di partenza piuttosto che sul quaderno dei sogni per rafforzare ulteriormente l’organico.

Il tecnico, ovviamente, ha risposto a tutto da par suo: “M’è sempre dispiaciuto dover salutare i giocatori forti raggiunti da offerte a cui non si poteva dire di no, ma a certe cifre una società ha poi la possibilità di investire magari per diventare ancora più forte. Questa è la grande differenza tra noi e le cosiddette big, che al netto dei problemi di cui si dice sempre si stanno rafforzando spendendo per giocatori importanti”, aggiunge il tecnico dell’Atalanta.

Il principio del giorno, ovvero i sacrifici sull’altare dei conti, sempre a postissimo ma se ne entra una vagonata si può anche spendere di più, è rimarcato a riguardo del danese contesto tra PSG e Manchester United: “Con Hojlund non ho parlato di mercato, si sta allenando bene, è un ragazzo di valore e credo stia molto bene qua. A volte è questione di scelte di vita, poi ci sono anche i procuratori. Una società e un giocatore devono valutare anche l’aspetto economico”.

Detto che “dei nuovi Bakker è quello un po’ più in difficoltà, per una questione di inserimento nel gruppo e di lingua”, c’è la questione portieri che non lascia tranquillo il mister- Carnesecchi e Musso meritano entrambi di giocare. Juan rimane molto forte, Marco è un ragazzo in crescita. Non so se uno possa accettare di fare il secondo all’altro – chiude l’allenatore dei bergamaschi -. Tutt’e due ambiscono a fare il titolare. Su una cinquantina presunta di partite accetterebbero di fare a metà? Io guardo solo il campo e rispetto entrambi, che ritengo molto forti. Se non ci sono altre soluzioni, ci vogliono intelligenza e testa, sennò iniziano i casini e qualcuno ci marcia dando la colpa a presunti contrasti degli interessati con me”.