Zingonia “Se Balotelli è un problema, lo è per il Brescia, non per me. A me la sua scelta del cuore di tornare a casa sua a giocare è piaciuta: magari fatica a esprimere il suo valore. E poi i risultati negativi incidono”. Fine delle considerazioni di Gian Piero Gasperini sulle Rondinelle: “Ora che Ilicic e Malinovskyi rientrano dalla squalifica e Duvan Zapata si sta curando in Spagna, deve fermarsi Kjaer – spiega il tecnico dell’Atalanta -. In generale stiamo tutti bene, Muriel compreso. E un Papu Gomez così non l’ho mai visto: un giocatore universale che martedì sera ha trovato la sua consacrazione in Champions League contro la Dinamo Zagabria e avrebbe potuto avere una carriera al top. Magari l’avessi incontrato prima…”.

Al Gasp non vanno molto giù l’annunciato sciopero locale del tifo e quello della trasferta del pubblico di fede nerazzurra. Caro prezzo e protesta contro le restrizioni (leggi: obbligo di tessera del tifoso), unita alla rabbia per i 28 Daspo di Fiorentina-Atalanta del 27 febbraio, le motivazioni, con soli 16 biglietti venduti nel settore ospiti del “Rigamonti”: “Dispiace per i vuoti e per il silenzio, per me è un vero peccato perché il calcio è una festa e il derby una sfida dal sapore unico che nel nostro caso manca all’appello da una quindicina d’anni (29 aprile 2006, a Bergamo, in B, gol di Loria e Zampagna; oltre Oglio dal 17 aprile 2005 in A – Di Biagio su rigore al 94′ e dal 25 novembre 2005 in assoluto, a segno Possanzini, NdR). Da quando alleno a Bergamo non sono mai accaduti disordini e violenze, nemmeno in trasferta. Non vedo proprio la voglia di fare a botte: la gente va invogliata ad andare allo stadio, non il contrario”.

In formazione, Djimsiti e Masiello affiancheranno il perno Palomino in difesa davanti a Gollini; Castagne e Gosens avvantaggiati su Hateboer sulle corsie, mentre De Roon e Freuler sono tra gli intoccabili al pari del Papu e di Pasalic, con Ilicic probabilmente preferito a Muriel. Il Gasp ha un imperativo categorico: “Dobbiamo tornare a correre anche in campionato dopo aver dimostrato di saperlo fare in Champions rimettendo in gioco il secondo posto – chiosa -. L’Atalanta ha come caratteristica di rigenerarsi sempre. Anche dopo le sconfitte. Due punti nelle ultime quattro giornate non ci rendono giustizia, oltretutto con Cagliari e Samp eravamo pure in inferiorità numerica. Le motivazioni vanno cercate in ogni sfida: l’energia non ci manca, l’abitudine alle gare ravvicinate nemmeno. Ma non bisogna pensare che in un derby conti la differenza in classifica”.