“Giovedì è stato il primo giorno per tanti, alcuni li rivediamo oggi e domani si gioca. Questo è il calendario, siamo stati tra i più penalizzati da questa finestra per le Nazionali. Ma c’è la Fiorentina e dobbiamo rientrare velocemente in campionato: almeno per un mese giocheremo senza pause, con 7 partite in 22 giorni entriamo nel vivo della stagione”.
Gian Piero Gasperini, nella tradizionale conferenza stampa della vigilia al centro sportivo di Zingonia, ricorda le oggettive difficoltà dell’Atalanta, tra assenze e giocatori appena rientrati alla base, in vista del match casalingo di domani sera contro la Fiorentina.
Ma senza cercare alibi.
“I tempi della preparazione sono stati raffazzonati: il giorno che abbiamo per preparare la sfida dobbiamo sfruttarlo. Ci vuole la carogna giusta per riprendere il campionato e martedì poi c’è il Villarreal: strano il calcio, si passa dal niente e dal torpore al frullatore. Schiacciamo il bottone e si riparte. Abbiamo acquisito tanta esperienza in questi anni, quindi un calendario con partite ravvicinate non ci spaventa. La variabile impazzita sono gli infortuni, ma abbiamo gli strumenti per gestirci. Zapata? Lui sta bene, con oggi è il suo quarto giorno insieme al gruppo. Non so se sabato ci sarà dall’inizio o partirà dalla panchina. Maehle? ha fatto due partite e mezza: preferisco che i miei giochino comunque il più possibile. Il rischio sono gli infortuni. Gosens lo rivedo solo oggi, ci siamo sentiti e con la Germania ha giocato l’ultima mezzora. Contusioni varie sono dietro l’angolo giocando ogni tre giorni. Ilicic è tornato con un po’ di mal schiena”.

Attenzione ai viola, ripete Gasp, che non intende sottovalutare i toscani.

“La Fiorentina nelle sette od otto sorelle ci sta. Ha tenuto Vlahovic, che è cresciuto in modo esponenziale, rinunciando a offerte molto cospicue, segnale che è una società che vuole riprenderci il posto che le abbiamo tolto nel panorama nazionale. Ha anche aggiunto giocatori importanti ed è giusto che abbia ambizioni”.

Chiosa sul nuovo acquisto Teun Koopmeiners.

“Koopmeiners ha qualità, un piede molto importante, una bella personalità nonostante la giovane età, un investimento in un reparto dove siamo molto forti. De Roon e Freuler sono due iene che concedono poco. Nell’immediato non so quanto possa dare più di chi c’è già. S’è allenato la prima volta giovedì: gioca molto più basso e centrale di quanto non facciamo noi, non lo vedo molto difensivo. E’ un ragazzo intelligente, ma da studiare: è arrivato solo ieri”, ha chiuso Gasp.