“Il Real Madrid non si riduce a Karim Benzema, decisivo con l’Elche e ancor prima a segno anche nel derby con l’Atletico Madrid: le nostre possibilità di qualificarci ai quarti passano dalla capacità di reggere l’urto di tutto il Real Madrid. Alla vigilia dell’ottavo di finale di ritorno di Champions League a Valdebebas, Gian Piero Gasperini inquadra la strategia della sua Atalanta: “Scendere in campo pensando di doverli battere a tutti i costi sarebbe presuntuoso, loro sono i logici favoriti, ancor di più dopo gli sviluppi dell’andata a Bergamo – osserva il tecnico -. Li affrontiamo con lo spirito di chi vuole essere competitivo e di stare dentro la partita il più possibile. Passa tutto dalla nostra capacità di contenere il Real: è quella la base per metterci qualcosa di più. Restando sempre in partita conserveremmo più chances”.

GASPERINI E L’ANDATA. “Resta il dispiacere di non poter aver disputato in dieci la partita che ci aspettavamo. L’andata ormai è superata, anche se siamo stati costretti a snaturarci: domani è un’altra partita. E’ fondamentale poterci misurare per stabilire a che livello siamo”.

GASPERINI E IL DOVERE DI VINCERE. “Abbiamo un solo risultato per passare per il turno, ma c’è dell’altro: la crescita dell’Atalanta in questi anni e la possibilità di venir qui a giocarci l’accesso ai quarti di finale – ha proseguito il mister -. Il Real anche all’andata l’ho ammirata come una squadra di altissimo livello tecnico, difficile da contrastare, gioca con velocità e precisione. Ha anche recuperato giocatori importanti. Noi entreremo per fare la nostra partita con le nostre idee cercando di avere una buona partenza. Dovremo saper leggere lo sviluppo della partita”.

GASPERINI E LA CRESCITA DELL’ATALANTA. “In Champions iniziammo con una batosta a Zagabria, prendendone anche con City e Liverpool: ma siamo cresciuti attraverso le nostre idee. I pullman davanti alla porta non sono nella nostra filosofia: sono le nostre possibilità offensive ad averci portato fin qui” – chiude il Gasp -. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo fatto più punti in un girone più difficile: abbiamo eliminato l’Ajax vincendo anche a Liverpool. Una competizione più difficile per la caratura delle squadre affrontate”.

PESSINA: DOVE GIOCO? NON LO SO. A fianco di Gasperini è comparso Matteo Pessina: “11 anni fa al Bernabeu mio padre mi portò a vedere la finale di Champions dell’Inter: essere qui da giocatore è un’emozione, anche se sul campo diventa una partita da undici contro undici, da affrontare come le altre cercando di vincerla – le sue parole -. Se potessi togliere qualcuno al Real sarebbe Toni Kroos, il punto di riferimento che impone i ritmi dando l’equilibrio giusto. Non so ancora se o dove giocherò, ma queste partite è bello giocarle. Posso giocare in entrambi i ruoli e mi piacciono. Nascerà tutto dal saperci difendere bene per poter attaccare e fare gol. E’ la partita più importante della storia dell’Atalanta: nessuno mi ha mai fatto crescere come Gasperini. Una simile sfida è qualcosa di grande, vedo un bel punto di partenza e un bel futuro insieme”.
S.F.