Zingonia – Prima la novità: Hateboer ultimamente ha giocato le partite solo in allenamento, va verificato. Però col Bologna è già convocato, la frattura ossea non c’è più”. Quindi, via il dente, via il dolore: “A Roma sono stati decisivi gli episodi, il ritardo in uscita sul gol di Cristante, Gollini partito forse un po’ dopo e l’espulsione di Gosens che ha segnato la svolta. Così come i gol sbagliati, che forse avrebbe segnato anche un ragazzino o un amatore. La prestazione, facendo il paio con quella contro la Juventus dove forse avevamo raccolto qualcosa di più, mi ha fatto dormire sonni tranquilli”. Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida casalinga a Sinisa Mihajlovic, ha elementi a sufficienza per indicare il traguardo: “Puntiamo al secondo posto. Se non sbagliamo più da qui alla sesta e ultima partita, matematicamente ce la facciamo”.

GASPERINI E I RIMPIANTI. “65 sono i punti che abbiamo ottenuto, inutile rimpiangere i 6 persi tra Bologna, Torino al ritorno e Roma giovedì. A me sembrano tanti. Guardando avanti c’è l’opportunità di poterlo puntare, ed è un obiettivo che ci tiene al riparo dal rischio di considerare un pareggio un buon risultato”.

GASPERINI E L’ATTACCO. “Facciamo più gol di tutti, ma da qui in avanti a cominciare da Ilicic è importante che l’attacco cambi marcia. Dobbiamo avere una prolificità maggiore, ma questo è un discorso da fare in generale. Malinovskyi è determinante anche per gli assist”.

GASPERINI E IL BOLOGNA. “Il Bologna è una buona squadra che pratica un calcio offensivo e pericoloso: il raggiungimento degli obiettivi passa anche attraverso il superamento di ostacoli come quello di domenica sera. A Barrow restiamo molto affezionati, spero che faccia la carriera migliore possibile. Dice che non lo capivo (in un’intervista al Corriere dello Sport il 13 marzo scorso. NdR)? Non so che dire”.

GASPERINI E LA VOLATA-CHAMPIONS. “Anche la Lazio è coinvolta nella lotta per la qualificazione alla Champions, soprattutto se vince il recupero col Torino. Sarà una tirata unica fino alla fine. Per questo noi non possiamo concederci passi falsi o altri errori. Da qui a sei giornate, anche per un tempo o per mezzora, chi ha giocato meno ma ha continuato a impegnarsi in allenamento può avere delle opportunità. Ho un gruppo squadra encomiabile da questo punto di vista”.