“Non oso immaginare le polemiche se al nostro posto ci fosse stato qualcun altro”. Il tema della vigilia del Milan è il calendario, che nella serie di 7 partite in 3 settimane vede l’Atalanta impegnata nell’uno-due a San Siro per il recupero della ventunesima di mercoledì 28 con l’Inter: “Un pasticcio fatto con la Supercoppa che non possiamo controllare, quindi è inutile spenderci le energie che ci servono partita per partita – l’esordio di Gian Piero Gasperini -. Noi eravamo già qualificati agli ottavi. Il campionato asimmetrico ce ne mette tante importanti di fronte, anche il Bologna prima di Lisbona e Juve e Fiorentina a cavallo di andata e ritorno di Europa Lague.

“Il Milan rimane una squadra molto forte con una striscia positiva importante prima di Monza. Me la aspetto con tutti i migliori: sarà una partita che vale molto per la classifica e per il campionato – la tesi del mister -. Milan, Inter e Bologna nella settimana prima dello Sporting mi rendono difficile avere già la testa alla coppa. Incontrarsi di nuovo è un’altra anomalia: siamo cresciute entrambe, abbiamo la fiducia di poter far bene dopo un trittico di partite toste sul fronte interno”.

I nerazzurri ritrovano un protagonista dopo 8 match. “Siamo andati benissimo anche senza Lookman, ma il suo rientro per noi è un ulteriore rinforzo. Ha fatto il primo allenamento in squadra ieri, il dolore è ridotto molto, è già pronto da domani a darci quello che ci ha dato prima della Coppa d’Africa”. “Con Pioli sono storicamente partite con diverse occasioni – prosegue Gaso -, non la vedo una gara da zero a zero per il modo di attaccare e la concretezza in zona gol. Dopo l’Inter siamo i migliori attacchi. La vocazione delle due squadre è quella”.

C’è un elogio all’allievo Thiago Motta senza citarlo. “Il Bologna non è un avversario solo per noi e merita tutta la classifica che ha”. Per la formazione, l’allenatore dei bergamaschi ha solo l’imbarazzo della scelta: “De Roon e Pasalic con Ederson ha volte ha giocato. Sono tutti a disposizione tranne Palomino. Ci sono varianti in tutti i reparti, valuterò partita per partita senza mettere le mani avanti: la formazione si fa partita per partita”.

In attacco, il faro che non si spegne: De Ketalaere ha imboccato la strada giusta, lo vedo in fiducia e anche felice. Ci siamo tutti. L’importante è la squadra forte, non la rosa lunga”. Argomento accessorio, il tema tattico: “In realtà nei due precedenti stagionali il Milan aveva difeso a tre anche in campionato, nonostante la difesa mascherata a quattro. In base a quello cambia cambia anche il nostro atteggiamento, perché il Milan è molto duttile tatticamente, gioca a due col trequartista avanzato o a tre in mezzo. Ci conosciamo, variamo entrambe a seconda della partita – chiosa Gasperini -. La fascia sinistra ha delle eccellenze come Hernandez e Leao, ma ciò non toglie niente a Giroud o Pulisic a destra. Una volta eravamo un attacco da cento gol, ma la base è sempre stata difendere bene. L’arrivo di Kolasinac in questo senso ci ha dato molto. C’è stato qualche problema numerico ma adesso è superato”.