“Il ciclismo azzurro è rosa”, ci si perdoni il paradosso ma sono gli ultimi avvenimenti internazionali a dettarlo, ed in questo ciclismo vincente una buona componente è bergamasca. Basti pensare agli europei portoghesi della pista con i titoli conquistati dalle nostre Arianna Fidanza e Claudia Cretti, rappresentanti delle due nostre massime società a livello juniores, Eurotarget e Valcar PBM.
In Olanda invece, ad Utrecht, erano impegnati gli allievi, maschi e femmine, per i Giochi Olimpici Giovanili e da lì, a conferma che il ciclismo femminile bergamasco quest’anno ha pochi rivali non solo in Italia, è arrivato il successo, l’ennesimo nella specialità, di Lisa Morzenti che al debutto nella nuova categoria ha già chiaramente detto che le prove contro il tempo sono territorio suo.
Dopo una lunga sequenza di successi che solo per comodità di linguaggio definiremmo “di ordinaria amministrazione” (per una come lei ovviamente) ed aver collezionato in rapida sequenza i titoli regionale e nazionale della specialità, a conferma che la regina incontrastata del “tic tac” fra le allieve è lei, ecco la consacrazione continentale ottenuta mettendosi alle spalle veramente il meglio delle coetanee europee, ben 73 delle quali erano presenti sull’anomalo circuito olandese, una specie di percorso da giovanissimi allungato a 9,7 chilometri, stretto e assolutamente piatto, battuto dal vento (immancabile in Olanda) che a noi, conoscendolo, ha ricordato molto quello pisano di Coltano.
Quanto sopra non per definirlo facile, assolutamente, anzi ideale per una cronometro dove, oltre alla velocità, si esaltava al massimo la padronanza del mezzo meccanico. Un percorso insomma atto a portare sul podio il meglio, ed il meglio alla fine si è confermato con la nostra Lisa sul gradino più alto ed accanto la danese Pernille Mathiesen (staccata di poco più di 1”, a conferma dell’impegno  richiesto dal confronto) e la russa Kseniia Tcymbaliuk. Ventesima posizione poi per la seriana Silvia Persico.
Ancora Italia rosa nella prova in linea, quella che maggiormente ha subito l’anomalia del tracciato che faticava palesemente a reggere 74 atlete contemporaneamente. Una corsa da condurre sempre nelle prime posizioni, a scanso di possibili rischi, che le nostre ragazze hanno interpretato davvero al meglio con Lisa e Silvia che si sono messe correttamente al servizio di Martina Alzini, obiettivamente delle tre la più indicata per un possibile arrivo in volata di quel tipo, lavorando davvero bene, per stessa ammissione della vincitrice, soprattutto in vista dello sprint che poi la ragazza di Parabiago ha condotto a modo suo finendo a braccia levate davanti alle britanniche Charlotte Broughton e Grace Garner.
Dai maschi invece in chiave azzurra niente di particolare da segnalare, ma con un po’ di sano campanilismo, che ci verrà sicuramente perdonato, non possiamo non segnalare le buone prestazioni del russo-bergamasco Sergey Rostovtchev (in gara con i colori russi) sesto nella prova in linea e decimo nella crono individuale.
E, meritata soddisfazione finale, a guidare i 116 atleti italiani di tutte le specialità presenti ad Utrecht, per la sfilata conclusiva del Festival quale portabandiera è stata scelta proprio Lisa Morzenti…….
Adriano Arioli