In un momento delicatissimo per la squadra, sì certa dei playoff ma incalzata da un pool di dirette concorrenti che minacciano lotta feroce, verso la definizione della fatidica griglia, ecco lo score da record stabilito dall’elemento più rappresentativo della rosa, valso, in definitiva, la certezza del titolo di capocannoniere del campionato: 20 reti, +5 su Carrara del Sovere. La Prima categoria si è giovata, per la prima storica volta, del contributo di Giorgio Verga, bomber arci-conosciuto , vuoi per i trascorsi in Atalanta e Tritium e vuoi per la lunga militanza presso palcoscenici superiori. In tempi recenti dubbi sulle qualità del giocatore si erano pure palesati, in concomitanza con l’andamento a singhiozzo dei tornei legato alla pandemia. Ma con la chiamata del Paladina, per buona pace di chi malignava sulle difficoltà di adattamento, in un contesto inedito ed equilibrato come la Prima, ecco il ritorno in auge del bomber, che con le cinque reti rifilate a La Torre manda primariamente un segnale a tutto l’ambiente granata, atteso, dopo l’ultimo appuntamento di campionato, da un’infuocata post season. Il marchio di fabbrica è, bene o male, sempre quello: inserimento letale ad anticipare il diretto marcatore e tocco chirurgico a suggellare la freddezza dei giorni migliori, oltre che la più totale intesa con i compagni. La Torre abbattuta e titolo di re dei marcatori del girone E in saccoccia. Giorgio Verga, protagonista presso piazze appassionate, come Mapello, Villa Valle, Lemine e Fiorente Colognola si è riscoperto più trascinatore che mai, agli ordini di Marco Albergoni e di una missione che, evidentemente, non può e non deve fermarsi con la scorpacciata di Torre Boldone. Ora il Gorle, protagonista acclarato in un girone di ritorno che ha saputo finalmente tradurre in fatti l’ambizione che aleggia da tempi non sospetti. La squadra biancazzurra ha saputo rispondere da par suo, sempre con cinque reti all’attivo, spegnendo sul nascere le velleità dell’Atletico Villongo e, soprattutto, ricorrendo alle armi più proprie del collettivo affiatato, ma anche imprevedibile, quando si tratta di attaccare e passare all’incasso. Nella goleada domenicale, infatti, cinque realizzatori diversi, a testimonianza della bontà complessiva dell’impianto di gioco. Ora le prove generali, in casa di un Paladina fin qui imbattuto tra le mura amiche. Ma con i playoff all’orizzonte, non è un azzardo ritenere che entro brevissimo tempo il duello possa riproporsi, per l’atto definitivo.
Nik