Oggi abbiamo il piacere di intervistare Matteo Colleoni, portiere classe 1999, di proprietà della Virtus CiseranoBergamo. Lo scorso anno ha militato sempre in Serie D con la maglia dello Scanzorosciate dove ha totalizzato ben 23 presenze. Appena ventenne ma sembra che pari in questa categoria da un secolo.
Matteo, per iniziare parlaci un po’ di te fuori dal campo di gioco.
“Fuori dal campo sono un ragazzo solare a cui piace uscire con gli amici. Frequento il secondo anno della facoltà di Economia e Commercio all’Università di Bergamo dove spero di conseguire la laurea triennale al più presto e vedere cosa mi riserverà il futuro”.
Un pregio e un difetto del tuo carattere?
“Un mio pregio è saper ascoltare e aiutare la gente, mentre un difetto è che tendo ad innervosirmi quando le cose non vanno bene”.
Raccontaci la tua storia nel mondo del calcio.
“Ho iniziato a giocare a calcio verso i 4/5 anni nella all’oratorio ma, visto che la squadra dei più piccoli non c’era mi hanno messo con i ragazzi di due anni più grandi di me, dopodiché in quarta elementare sono passato nel settore giovanile dell’Atalanta in cui ho passato 5 anni. Nelle superiori sono stato mandato in prestito alla Tritium, quando militava in serie C, e successivamente sono approdato all’AlzanoCene e alla Virtus Bergamo. Lo scorso anno la società mi ha mandato un anno in prestito allo Scanzorosciate per poi ritornare quest’anno a difendere i pali della Virtus”.
La gioia più bella che hai avuto sino ad ora nel mondo del calcio?
“Come esperienza la partita contro il Manchester City ai tempi dell’Atalanta, mentre recentemente l’esordio in Serie D qualche anno fa”.
Un buon portiere deve avere…
“Innanzitutto una base solida costruita negli anni partendo da ragazzino perché in quegli anni è più facile sviluppare le qualità, e poi carattere per potere comandare la squadra e resistere alle critiche che ci sono nel mondo del calcio”.
Dicono che sei una delle promesse della serie D, Matteo che portiere è?
“Penso di essere un buon portiere per la categoria e mi sono sempre comportato bene. Dal momento del mio esordio ad oggi sono migliorato molto grazie ai miei preparatori ma ritengo di aver fatto un salto enorme grazie a Nello Malizia. Ad oggi penso di essere un portiere abbastanza completo anche se nella vita bisogna sempre migliorare”.
Com’è il calcio ai tempi del Covid? Come vi state allenando? Avete riscontrato qualche difficoltà?
“Dal punto di vista degli allenamenti è uguale a prima perché le cose che fai al campo sono sempre le stesse. Anche nello spogliatoio è cambiato pochissimo. L’unica cosa che si nota di più è la mancanza del pubblico. In serie D non ci sono tantissime persone, però comunque quelle 200/300 le senti”.
Sino ad ora avete giocato contro alcune squadre bergamasche, secondo te ce n’è qualcuna in grado di lottare per l’alta classifica?
“Ci sono tante buone squadre nel girone ma, confrontandomi con componenti delle altre squadre, quelle bergamasche sono un po’ più indietro rispetto a quelle che possono stare al vertice della classifica”.
Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Mi aspetto un’annata buona perché dal punto di vista del gruppo siamo legati e si può fare molto bene. Dal punto di vista dei risultati, siamo partiti male ma penso che l’obiettivo playoff non sia da escludere”.
Per concludere, una serie di domande dalla risposta secca!
Chi vince il campionato? “Seregno”.
Il miglior allenatore? “Nello Malizia”.
Il giocatore più forte della tua squadra? “Mucchetti”.
Vanessa Testa