Le prime volte capitano a tutti. Anche in campo e col fischietto. L’arbitro Antonio Giua della sezione di Olbia incrocia l’Atalanta senza averla mai diretta prima d’ora se non a livello Primavera. Uno solo, invece, il precedente con la Sampdoria, avversaria dei nerazzurri mercoledì (21.45) al Gewiss Stadium di Bergamo per la dodicesima giornata di ritorno del campionato di serie A: il 26 dicembre 2018 nel 2-0 casalingo al Chievo.

Bilancio a zero, dunque, con l’ingegnere di Calangianus, nato a Sassari l’11 marzo 1988, promosso in Can A soltanto da pochissimo, il 3 luglio, e avendoci diretto soltanto 32 gare. Ovvio, per uno insignito il 22 febbraio 2018 del Premio Luca Colosimo come miglior arbitro della Lega Pro 2016-2017 per essere chiamato in massima serie due giorni dopo per Bologna-Genoa. Il primo sardo ad arbitrare in A sarà coadiuvato dagli assistenti Daniele Bindoni di Venezia e Tarcisio Villa di Rimini. Quarto ufficiale Lorenzo Maggioni di Lecco, mentre a capo della Var c’è Luigi Nasca di Bari assistito da Mauro Galetto di Rovigo.

Fino alla laurea a Pisa, Giua ha appartenuto a tale sezione. Remoti i precedenti con la Primavera nerazzurra (1 anche con l’Under 19 blucerchiata), quando la allenava Valter Bonacina, tutti fra 2013 e 2016, tutti vittoriosi e tutti in trasferta: 2-1 a Gavirate col Varese il 14 dicembre 2013, 2-0 a Perugia il 22 novembre 2015 e 3-1 ad Asseminello col Cagliari il 5 marzo 2016. Curiosità: nella prima occasione era schierato da titolare Mattia Caldara.