BENEVENTO – Ilicic batte Benevento 4-1. Un gol, un palo, tre assist e una prestazione sublime con la collaborazione di Zapata, Toloi e, non poteva mancare, Muriel. Ovviamente per vincere a Benevento di goleada sono importanti i fuoriclasse ma servono, eccome, anche tutti gli altri che diventa complicato chiamare comprimari, quando vestono la maglia dell’Atalanta. Ecco, dunque, che si esalta tutto il collettivo, come vuole e chiede Gasperini. Adesso i nerazzurri sono tornati in piena zona Champions, considerando che è in programma il recupero con l’Udinese. Dunque saranno tutte le altre, dal Milan in giù, a preoccuparsi anche perché i numeri sono chiari: tre vittorie consecutive, nove punti, undici gol realizzati, due subiti e un altro successo in trasferta dopo due pari. Ma l’elenco sarebbe lungo. Intanto la partita col Benevento ha messo in mostra, tanto per cambiare, lo strepitoso stato di forma degli atalantini che hanno annientato, senza pietà, la squadra giallorossa, giustamente considerata la sorpresa di questa prima parte del campionato. E’ anche vero che Pippo Inzaghi è stato costretto a mandare in campo una squadra rimaneggiata per le numerose assenze, eppure anche al meglio non sarebbe stato facile contro questa Atalanta. Pronti via e i nerazzurri prendono subito le redini del gioco sotto una pioggia incessante e un terreno di gioco sempre più pesante e di solito in siffatte condizioni è la squadra più tecnica ad essere penalizzata. Invece Ilicic e compagni hanno aperto subito le danze giocando stabilmente dalle parti di Montipò, il migliore in campo dei beneventani, e non è un caso che nel primo tempo, oltre allo spettacolare gol di Ilicic, si siano contate altre palle-gol, due volte con Gosens, due volta anche con Zapata e un palo del fuoriclasse sloveno mentre Gollini pativa le pene dell’inferno perché costretto a subire il diluvio. Inzaghi ha anche cercato alcune correzioni, come quella di arretrare dalle parti di Gosens il volonteroso Improta ma senza che i suoi centrocampisti riuscissero a ribaltare l’offensiva dell’Atalanta: Schiattarella bloccato su Pessina, Dabo e Ionita surclassati da Freuler e De Roon, non solo poi arrivavano Hateboer, Gosens e Toloi a schiacciare indietro i giallorossi. Tutto questo con Ilicic che riceveva dai compagni un pallone dietro l’altro, ben cinquantasei nel primo tempo, e partendo da destra schiantava la difesa del Benevento con il gol, il palo e dribbling da far girare la testa a go go. E l’1-0 del primo tempo diventava un punteggio penalizzante per i nerazzurri, considerata la superiorità in tutti i settori del campo. Certo con queste premesse era difficile aspettarsi un secondo tempo di combattimento da parte dei padroni di casa. Pippo Inzaghi, invece, si dimostrava buon stratega cambiando l’assetto con un 5-3-2 perlomeno più dignitoso nel secondo tempo. Infatti dopo il gol del 2-0 fallito da Toloi, ecco il pareggio del Benevento: Pastina, difensore esordiente di 19 anni, crossa da sinistra verso destra, irrompe Sau che, tutto solo, batte Gollini sorpreso dal lancio. Durava poco l’illusione dei campani, Gasperini inseriva Malinovskyi per Pessina e di nuovo lo show di Ilicic: gran tiro da destra, respinta di Montipò, questo un errore, e capitan Toloi per l’occasione non sbaglia. Nemmeno il tempo di assaporare il vantaggio che subito il risultato veniva arrotondato da Zapata su assist di Ilicic al termine di una sgroppata di Hateboer. Mancavano ancora 26’ al termine. Usciva immusonito Gosens per Maehle mentre Muriel rilevava Zapata. Inevitabile pensare che potesse arrivare il 4-1 col solito golletto, o golazo, del sempre sorridente Luis. E dopo due tentativi andati a male, ma non per colpa sua, arriva la sua marcatura con uno spettacolare tiro a giro a fil di palo. Atalanta inarrestabile.
Giacomo Mayer