Due mesi fuori, ma sarò un tifoso in più”. Galeotta la spinta di D’Ambrosio a Robin Gosens che sabato scorso, nell’ultima di campionato al Gewiss Stadium, in Atalanta-Inter, ha levato di mezzo Pierluigi Gollini in ottica Champions League. E il portiere, cui il secondo esame è stato fatale, se ne rammarica dal proprio profilo Instagram: “Ragazzi, purtroppo bandiera bianca. C’è una lesione al mio crociato. Triste e al vostro fianco. Sarò un tifoso in più”.

Dalla presunta iperestensione del crociato posteriore al ginocchio sinistro del post campionato alla lesione subtotale confermata oggi, al Gollo sono andate malissimo anche le diagnosi. “Ho provato a spingere nei giorni scorsi ma sentivo che c’era qualcosa che non andava. E la risonanza di ieri l’ha confermato”, ha fatto sapere il numero 95 di Poggio Renatico, apparso in foto col più vistoso dei tutori.

“C’è una lesione che prima non era possibile vedere per via del liquido post trauma. Starò fuori per poco meno di 2 mesi, ma adesso lo STOP è obbligatorio. Mi dispiace. Per il mio infortunio ma soprattutto per non poter difendere la mia @atalantabc. Triste ma positivo. Triste e al vostro fianco. Sarò un tifoso un più. Forza ragazzi!”. Tocca a Marco Sportiello, come a Valencia il 10 marzo scorso per il mignolo sublussato di colui che gli ostruisce la strada della gloria, come in 6 turni di campionato compreso l’ultimo in corso d’opera: ko il titolare in 50 secondi, lui subentrato entro il quarto minuto.