Sull’Atalanta in crescita di rendimento del primo scorcio autunnale s’è abbattuta una tegola. L’allungo con la gamba destra per tentare di contrastare Aebischer, la caduta innaturale con torsione della gamba destra, la coscia presa in mano, l’intervento dei sanitari tra cui il fisioterapista Marcello Ginami che l’ha sorretto all’uscita dal campo. Per Robin Gosens, incappato in una lesione “importante” al bicipite femorale della gamba destra, lo stesso problema riportato in lieve entità contro l’Inter da José Palomino, si prevedono tempi di recupero lunghi.

Niente Milan domenica sera, dunque, e un numero imprecisato di partite anche dopo la pausa per le Nazionali per l’infortunato illustre della seconda giornata del Group Stage F di Champions League nel vittorioso mercoledì di Champions League contro i bernesi dello Young Boys. E chissà per quanto tempo Joakim Maehle, Davide Zappacosta o Giuseppe Pezzella dovranno sottoporsi al tour de force di una rotazione a tre per sostituire il nazionale tedesco.

A pelo d’erba, al Gewiss Stadium di Bergamo, l’accaduto aveva fatto presagire il peggio. Al 9′ scarso l’incidente, accompagnato dalle lacrime e dalla smorfia di dolore del ventisettenne di Emmerich am Rhein. Strappo o stiramento, con Gian Piero Gasperini ad accreditare la seconda ipotesi. Sarebbe dunque una lesione di secondo o terzo grado, ma la privacy, scrupolosamente osservata dal club nerazzurra, è un ostacolo all’approfondimento del tema.