Atalanta – Sassuolo 2-1 (2-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi (cap.), Demiral, Djimsiti; Zappacosta (24′ st Maehle), De Roon, Koopmeiners, Gosens (24′ st Pezzella); Pessina (39′ st Pasalic); Malinovskyi (18′ st Ilicic), Zapata (39′ st Piccoli). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 6 Palomino, 42 Scalvini, 66 Lovato, 11 Freuler, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli 6,5; Muldur 6, Ayhan 5,5, Ferrari 6, Kyriakopoulos 5; Frattesi 5 (37′ st Lopez sv), Magnanelli (cap.) 6,5 (15′ st Harroui 6); Berardi 6, Traore 6,5 (22′ st Djuricic 6,5), Boga 5,5 (15′ st Raspadori 6); Defrel 5,5 (37′ st Scamacca sv). A disp.: 56 Pegolo, 3 Goldaniga, 21 Chiriches, 6 Rogerio, 13 Peluso, 22 Toljan, 97 Matheus. All.: Alessio Dionisi 5,5.
Arbitro: Massa di Imperia 6,5 (Valeriani di Ravenna, Perrotti di Campobasso; IV Marinelli di Tivoli. V.A.R. Giacomelli di Trieste, A.V.A.R. Meli di Parma).
RETI: 3′ pt Gosens (A), 37′ pt Zappacosta (A), 44′ pt Berardi (S).
Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori 7.353 per un incasso di 128.207 euro. Ammoniti Ferrari, Malinovskyi, Pezzella e Lopez per gioco scorretto. Tiri totali 15-8, nello specchio 6-1, respinti/deviati 1-3, parati 4-0. Corner 5-5, recupero 0′ e 4′.

Bergamo – Missione compiuta coi due esterni a segno, seconda vittoria (su tre) di fila in campionato e quota 10 per risollevarsi verso i quartieri alti. Gosens rompe il ghiaccio immediatamente, l’Atalanta edizione occasioni a raffica dei bei tempi ne spreca un bel po’ in attesa di raddoppiare e dopo aver subìto il dimezzamento dello score dal sogno di mezza estate Berardi riesce a tenere a bada il ritorno di fiamma del Sassuolo da fornelletto da campo vagamente sfiatato.
Il vantaggio subitaneo è del nazionale tedesco in spaccata da pochi passi sulla palla bassa di Malinovskyi dal lato corto in asse con Zappacosta col movimento sbracciato di Zapata a tagliar fuori il cuore della difesa ospite. Alla prima distrazione difensiva, tuttavia, c’è da ringraziare la mira storta e altissima di Defrel se non arriva il pari (12′), perché Demiral si fa saltare senza intercettare il filtrante di Traorè. E ce n’è di strada per approdare al raddoppio del ciociaro a un ottovolante dall’intervallo, in diagonale, sfruttando la combinazione ucraincolombiana dopo il borseggio di Koopmeiners a Frattesi. Da qui in poi, salvo sterile giropalla altrui, è quasi un monologo. Al 13′ Magnanelli spazza in ripiegamento davanti al suo portiere (13′) scongiurando danni dall’ennesima giocata fra centravanti e pendolino, quindi è Muldur al quarto d’ora a impedire all’uomo del Reno di imbracciare la doppietta sul traversone basso del cociaro, imbeccato dal Colonnello in posizione di suggeritore. Entro il tris cronometrico quest’ultimo in caduta non impatta il pallone dell’apripista, servito dal Toro di Cali, mentre di là Musso deve smanacciare un angolo molto teso di Kyriakopoulos e sulla ripetizione da destra è ancora il francese a sbagliare, ma stavolta metterla di testa davanti al secondo palo sarebbe stata una pretesa eccessiva. Avanti così, a testa bassa. 24′: lancio di Toloi per Pessina che dribbla il terzino greco grazie anche alla maldestra diagonale del turco nemico e scarica all’indietro per il mancino alto di non molto dell’ucraino; 26′, telefonata da fuori del brianzolo che al 32′ solo soletto sulla pallonessa dalle retrovie di Zappacosta non chiude il piattone a sufficienza.
Il firmatario di lì a poco del 2-0 chiama l’ascensore a Duvan (32′) che anticipa il movimento colpendo con la sommità del capo. Il bis, vedi secondo paragrafo, arriva ugualmente, con l’unico impiccio dell’uscita alta avventata del portiere albiceleste, che al 42′ sul piazzato da sinistra del fratellastro di Diallo la devia in fallo di fondo scontrandosi col suo perno, prima di vedere in ritardo la stoccata a pelo d’erba alla sua sinistra di Berardi che riceve da Muldur e salta secco Gosens per la dolorosa puntura dal vertice. Nella ripresa inizia a sprecare Defrel, in gioco aereo (7′), sulla scodellata desl suo esterno basso a sinistra, poi Boga (11′) rientrando sul destro per il tiro alle stelle. Fa il suo ingresso Ilicic che al ventesimo obbliga Consigli al miracolo per togliere la ragnatela dal sette, in mezzo al solito stravolgimento delle formazioni a opera dei cambi a go-go. Al 32′ l’ala mancina altrui quasi decapita Pezzella, i subentrati Raspadori-Djuric s’infognano nelle maglie difensive di casa e Piccoli tiene sul pezzo in due tempi il guardiapali nemico, con la botta defilata (40′) e al 2′ di recupero sottomisura (in offside?) sull’allungo di Maehle.
S.F.