9a giornata serie A2 – Ruvo di Puglia (Bari), PalaColombo – domenica 2 novembre (ore 18)
Crifo Wines Ruvo di Puglia – Gruppo Mascio Bergamo 91-84 (22-29, 46-42, 70-61)
PALLACANESTRO RUVO: Laquintana 10 (2/5, 2/4, 4 ass., 2 rec.), Moody 21 (3/4, 3/7), Brooks 9 (3/4, 1/7), Jerkovic 9 (3/5, 1/3), Borra 9 (3/4, 5 r.); Di Zanni NE, Granieri NE, Reale 9 (1/2, 1/3), Musso (0/1 da 3, 3 ass.), Anumba 6 (1/1, 1/3), Scott 4 (2/4), Nikolic 14 (1/3, 3/3). Coach: Stefano Rajola.
T2 19/32, T3 12/31, TL 17/22 – Rimbalzi: 29  10 + 19 (Jacopo Borra 5) – Assist: 15 (Tommaso Laquintana 4).
BLU BASKET BERGAMO: Bogliardi 7 (1/1, 1/2, 3 ass., 5 f.), Harrison 24 (4/5, 3/12), Loro 15 (5/5, 1/5, 8 r.), Udom 18 (4/6, 3/7, 6 r.), Hogue 10 (3/6, 1/1); Bossi 2 (0/1, 0/1), Pollone (0/1 da 3), Piccirilli NE, Guiducci NE, Lombardi 6 (0/1, 2/5), Bosso NE, Nobili 2 (1/3). Coach: Stefano Zanchi. 
T2 18/28, T3 11/34, TL 15/18 – Rimbalzi: 30 12 + 18 (Andrea Loro 8) – Assist: 14 (D’Angelo Harrison 5)
Arbitri: Radaelli di Porto Empedocle, Gai di Roma e Cattani di Cittaducale.
Note: parziali 22-29, 24-13, 24-19, 21-23. Uscito per 5 falli: Bogliardi (B) 37’04” (79-77).

Ruvo di Puglia (Bari) – Il 29-19 di Nobili su assist di Bossi in scia al 5 su 7 da 3 a 13 secondi da fine primo quarto? Un viatico al contrario, perché la Crifo Wines onora il palasport di Ruvo di Puglia appena rimesso a nuovo costruendo il proprio successo sul 15-0 secco di parziale aperto. Il 16-0 nel finale, fino al 79-77 ruvese a 3′ dalla sirena, invece, alla Blu Basket non è sufficiente a riaprire i giochi. Quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate e seconda di fila, a ruota dell’infrasettimanale avellinese, per la Gruppo Mascio Bergamo, che ora ha un record negativo di 4 vinte e 5 perse, tutte con più di 90 punti subìti al netto del 75-72 di Livorno, in 9 giornate del campionato di serie A2. Domenica all’Opiquad Arena di Monza ci sarà la JuVi Cremona.

Di Harrison e Udom, migliori marcatori BG col secondo ottimo a rimbalzo offensivo (5 sui 6 personali), replicando alla bomba di Moody, i primi due vantaggi cittadini, con Loro ad aumentare il divario nella minifuga bidone (8-3 a 2’14”) che comunque resiste abbastanza a lungo, tra la seconda tripla dell’ala-post di Firenze per il 13-6 e la stessa specialità perfino del centrone Hogue (male ai rimbalzi, solo 3) sul 16-8 a metà della prima frazioncina. Il solco si allarga fino alla doppia cifra di gap scavata da Loro (15 alla fine), mentre i locali cominciano a rifarsi timidamente sotto con Laquintana, Moody e l’ex trevigliese Borra che nel pitturato si agita molto. 

Lombardi dall’arco, Loro  e Nobili a 1′ dal cambio cronometrico la tengono avanti fino al 29-19 , poi suona la riscossa la tripla di casa di Nikolic. Entro il poker d’orologio nel secondo quarto, il primo cedimento, con l’attacco Blu imbrigliato e il settebello di controparziale pugliese sulle ali della cinquina di Reale, Scott, Nikolic e la prima tripla di Anumba su assist dell’oriundo Musso. Se la rottura prolungata bergamasca viene stoppata dal mezzo giro in lunetta del pivot americano a metà del guado, il punto a punto prosegue col controsorpasso Lombardi-Harrison dai 6 e 75 (38-37, 2’47” dall’intervallo).

Di Loro l’ultimo nasino avanti sul 40-39, poi Borra coi suoi 2 metri e 15 entra in pieno regime e gli esterni o comunque i tiratori di Ruvo pasteggiano sugli scarichi. Brooks e soprattutto Jerkovic la mettono sul 55-45 in poco più di un tris di lancette, Harrison e Udom provano a resistere, ma Laquintana piazza il più 11 a tre minuti dall’ultimo cambio cronometrico (63-52). 

L’ultima decade è vinta di due lunghezze, ma non basta, nell’affanno di dover rimontare per l’ennesima volta, vedi l’ultima vittoria a Monza contro Cento sabato scorso. Dopo 1’17”, anzi, Nikolic allarga a 14 il divario e dopo un altro giretto Reale a 16 sul 77-61, seguiti da Moody dalla linea. Harrison, Udom, Bogliardi (79-70 “pesante” a 4’25” dal gong), ancora la guardia USA dalla lunga e loro la riportano sotto di due, ma negli ultimi tre minuti la bomba di Laquintana (86-79, 8′) scrive i titoli di coda prima che la stessa specualità di Udom riduca appena il passivo. Esseffe