Il terzino-stopper divenuto imprenditore, quando si stufò delle sudate dietro a un pallone a Cesena da merce di scambio per riavere Ezio Bertuzzo, suo compagno nei mitici spareggi del Settantasette agli ordini di Titta Rita, e quindi presidente per complessivi due mandati e 16 anni. Ne compie 70, Antonio Percassi, ma sommando gli 8 da giocatore (dal ’69 al ’77, 136 partite) e i chissà quanti nelle giovanili può ben dire, oggi, venerdì 9 giugno, di aver speso più di un terzo della propria vita coi colori dell’Atalanta. Che dai canali ufficiali lo celebra come l’artefice del nuovo corso, contrassegnato dalle plusvalenze firmate Gian Piero Gasperini, dalle tre partecipazioni alla Champions League e dalle due all’Europa League (una conclusasi ai playoff coi rigori fatali di Copenhagen, la precedente ai sedicesimi col Borussia Dortmund) alle soglie della terza dopo il ritorno della squadra sui palcoscenici che le competono.

Un genetliaco pressoché in coincidenza con la pinzata (ieri) della ricostruenda Curva Sud Morosini e col tredicesimo del secondo mandato da vertice societario, senza scordare l’esperienza breve ma significativa, soprattutto per aver lanciato nel grande calcio il futuro ct mundialista Marcello Lippi alla penultima stagione della prima presidenza, da “padrone” di minoranza (al 40%) dietro l’azionista di riferimento Miro Radici, dal 2 novembre 1990 in cui il grande vecchio Achille Bortolotti, orfano dal 7 giugno precedente del figlio Cesare, decise di mollare, fino alle dimissioni del 23 febbraio 1994, inizio dell’era di Ivan Ruggeri e famiglia. Lì, una bella girandola di allenatori: Piero Frosio e Bruno Giorgi per approdare ai quarti di finale di Coppa Uefa persi con l’Inter, il già citato viareggino che dal Napoli sarebbe poi approdato alla Juventus, il troppo rivoluzionario Francesco Guidolin, uno dei pochi zonisti nei primi Novanta, e il tandem Cesare Prandelli-Andrea Valdinoci della retrocessione cui l’uomo di Clusone (9 giugno 1953) non volle assistere.

“È un giorno speciale in casa Atalanta: il 9 giugno è infatti il compleanno del nostro Presidente Antonio Percassi! A inizio mese ha festeggiato con la qualificazione all’UEFA Europa League i 13 anni di presidenza da quando ha ripreso la Società il 3 giugno 2010. Oggi il raggiungimento di un traguardo personale importante: 70 anni vissuti sempre con l’Atalanta nel cuore, prima come giocatore e capitano, poi come massimo dirigente”, si legge nella nota della società. Percassi iniziò l’attività imprenditoriale non appena ritiratosi da giocatore a Cesena nel ’78. “Sotto la gestione della sua famiglia sono stati raggiunti traguardi che resteranno per sempre nella storia e nella memoria dei bergamaschi e di tutti i tifosi nerazzurri: i terzi posti in campionato, le due finali di Coppa Italia, le sei qualificazioni in Europa negli ultimi sette anni, di cui tre volte in UEFA Champions League con il raggiungimento dei quarti di finale come apice. Risultati prestigiosi, che rendono orgogliosi di essere atalantini e bergamaschi. Auguri di cuore, Presidente, da tutta la famiglia Atalanta!”, chiude il comunicato. Il 19 febbraio 2022, l’ufficializzazione della cessione del 55% delle quote della controllante La Dea srl alla cordata statunitense guidata dal co-chairman Stephen Pagliuca.