Definirlo capitano è forse riduttivo. La sua carriera, divisa tra i professionisti e la scelta di vita di riavvicinarsi alla famiglia, non ha bisogno di troppe presentazioni: Giulio Fogaroli è un’istituzione del nostro caro calcio bergamasco. Gol, piedi di lusso e fantasia al servizio dei compagni le sue caratteristiche principali: a goderne in questa annata è stata la Pradalunghese, prima dello stop forzato per l’emergenza Coronavirus. E le sue parole non sono mai banali: “La decisione sulla sospensione dei campionati non sarà facile da prendere, anche se pensare al calcio in questo momento sinceramente stona. La mia preoccupazione principale non è tanto per questa annata sportiva, ma per la prossima: riprendersi da questa crisi economica per le società bergamasche sarà durissima. Mi chiedo infatti: se dovesse ricapitare un contagio, saremmo ancora al punto di partenza? Fino a che arriveranno cure adeguate, giocare a calcio o qualsiasi altro sport sarà complicato”.

Da ex professionista, Fogaroli ha fornito anche una visione delle categorie più alte: “Cosa succederà nel professionismo? Sarà un bagno di sangue. E con questo non coinvolgo solo la Serie C, ma anche la B potrà avere grandissime difficoltà economiche all’interno di quelle realtà che non hanno troppa solidità alle spalle. Se la Serie A non riprenderà potrà generare problemi generali per tutti, dovranno gestire la questione con attenzione”.

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