Quando si parla di esperienza nel calcio dilettantistico è impossibile non fare riferimento a Stefano Lorenzi. L’attaccante e capitano del Valcalepio, con un recente passato al Brusaporto, è uno abituato a non mollare mai, anche nei momenti difficili. E ai tempi del Coronavirus, le sue idee sono chiare: “Sarà difficile ricominciare i campionati, Eccellenza e non solo. Alcuni sport in questi giorni hanno deciso di chiudere tutto in anticipo, a mio avviso anche il calcio potrebbe seguire presto questo esempio. La speranza da sportivo è ovviamente un’altra”.

In questo periodo, mantenersi in condizione di forma non è un’impresa semplice: “Mi tengo in allenamento seguendo il mio bambino – ha scherzato Lorenzi -, fisicamente si cerca di fare qualcosa in casa. Fino a che si poteva correre ho sfruttato l’occasione, poi sono stato costretto a rinunciare e faccio il possibile”.

Da giocatore esperto, bomber Lorenzi ha individuato i giovani della rosa che hanno evidenziato la crescita maggiore in questa stagione: “Sicuramente dico Torri ed Inversini, due ragazzi che hanno dimostrato grandi capacità sul rettangolo verde”. Sul suo allenatore invece la punta ha un’impressione precisa: “E’ un tecnico che vive di calcio e ha sempre vissuto il campo, sta soffrendo molto questa situazione, è un periodo davvero stranissimo”.

Chiusura affidata ad un messaggio per tutto il calcio orobico e non solo: “Non è facile parlare in questo momento, ma sicuramente un giorno tutto questo passerà e torneremo a fare quello che ci appassiona tanto. Il presente ci deve servire per capire quanto eravamo fortunati nella normalità di ogni giorno. Uniti ci lasceremo tutto alle spalle”.