Tra i protagonisti indiscussi della fetta di stagione finora disputata dallo Zingonia Verdellino c’è capitan Mirko Montalbano, uno che nonostante la giovane età si è caricato la squadra sulle spalle con i suoi gol sempre di pregevole fattura. Mister Luzzana se lo gode, il giocatore elogia il suo tecnico: “Prepara le partite alla grande e soprattutto trasmette la sua voglia a tutto il gruppo. A volte può sembrare esuberante, ma è un allenatore unico, sa caricarci a dovere”.

Il periodo di sosta a causa dell’emergenza legata al Coronavirus costringe gli atleti a tenersi in forma tra le mura domestiche: “In squadra abbiamo un programma individuale da rispettare – ha proseguito Montalbano -, farlo da casa non è semplicissimo, ma al momento è l’unica soluzione possibile. Cosa faccio quando non mi alleno? Guardo soprattutto le serie tv”.

Sulla situazione attuale del calcio bergamasco e non solo, il bomber dello Zingonia Verdellino ha il suo punto di vista: “La speranza è l’ultima a morire, ma considerando i numeri attuali la vedo durissima tornare in campo. Chi ne sa di più in materia è convinto che per lasciare alle spalle questo virus servirà ancora del tempo. Fosse per me giocherei anche in estate, sia chiaro”.

Tra i tanti giovani impiegati dal mister in questa annata, capitan Montalbano ha individuato i due che hanno mostrato maggiori margini di crescita: “Su tutti dico Noris, classe 2000, e Lambiase, classe 2001. Tra i più esperti invece ammiro particolarmente Ferrè, giocatore di spessore tecnico”.

Chiusura affidata ad un messaggio speciale: “Esprimo la mia vicinanza per la città e i cittadini di Bergamo”. Cuore di capitano, cuore di Montalbano. E la rima non è mai stata così azzeccata.