In attesa di conoscere il destino del campionato di Serie D, il presente calcistico è ricco di incertezze. Ad analizzare la situazione per la squadra bergamasca del Ponte San Pietro è stato il capitano Andrea Ruggeri: “Tenersi in forma da casa non è assolutamente una cosa semplice. Io ad esempio nella mia abitazione non ho attrezzi particolari, dunque mi dedico solamente ad esercizi per mantenere una condizione accettabile. Prima con una corsetta era tutto più semplice, ma adesso si cerca di fare il possibile. Come tengo impegnata la mente in questo periodo? Con lo smart working lavoro da casa, quindi riempio il tempo così, fortunatamente”.

Sulla possibile ripresa, il capitano del Ponte non ha grossi dubbi: “Se guardiamo ai numeri dei contagi attuali, la sensazione è che sia tutto finito. Dal punto di vista sportivo invece sarebbe bello che la stagione venisse portata a termine. Chi è nelle parti basse della classifica tuttavia non merita di essere retrocesso, piuttosto meglio annullare tutto come se non fosse mai iniziato”.

Diversi giocatori in rosa hanno evidenziato una crescita importante da inizio campionato: “Su tutti mi viene in mente Solcia, difensore classe 2001, che a mio avviso in prospettiva può crescere ancora di più. Non è l’unico, ma sicuramente lui rappresenta il futuro di questa squadra”.

Alla guida della formazione orobica c’è l’esperto mister Mignani, che secondo il capitano ha un pregio speciale: “Crede tantissimo nel dialogo, ci tiene a correggere le imperfezioni e soprattutto ti fa sentire sempre presente. Una fortuna lavorare con lui”. E se lo dice uno come Ruggeri, c’è da fidarsi.