I soldi ‘facili’ NON esistono!
Prima la gente si ficcherà in zucca questo concetto prima avremo una società composta da investitori consapevoli che non si faranno ammaliare dai guru di internet che promettono guadagni a doppia cifra in breve tempo rimettendoci invece il proprio capitale.
Quello di oggi è un caffè finanziario un po’ più lungo del solito ma devi leggerlo fino in fondo perché riguarda episodi di vita reale.
Nelle ultime settimane seguendo le notizie sui media, siamo venuti a conoscenza che alcuni personaggi famosi hanno avuto nel recente passato parecchie difficoltà nella gestione del proprio patrimonio.
Dall’ex pallavolista Lorenzo Bernardi (eletto miglior giocatore del ventesimo secolo) al mister della nazionale Roberto Mancini fino all’allenatore dell’Inter Antonio Conte. Tutti e tre vittime negli anni di truffe che li hanno resi più ‘poveri’ perché si sono affidati a personaggi ‘dubbi’ che avevano promesso loro soldi facili, senza rischio ed in breve tempo. Bernardi ha visto volatilizzarsi una cifra di poco inferiore ai duecento mila euro, Mancini non ha dichiarato la somma persa nel passato mentre per Conte si vocifera sia stato vittima di una truffa che lo ha ripulito di circa 30 MILIONI di euro!
Hai letto bene, 30 milioni di euro spariti nel giro di pochi mesi ‘grazie’ al fatto di essersi fidato di un consulente (che tale non era perché non autorizzato ad operare sui mercati) che aveva promesso guadagni mensili a doppia cifra. Capito perché Conte cerca di tenersi bella stretta la panchina milanese con un contratto annui da 12 milioni netti…
Ma se personaggi famosi e, magari, finanziariamente meno preparati vengono truffati in questo modo diventa più difficile ‘accettare’ che la stessa cosa succeda anche a chi i soldi li ha guadagnati col proprio sudore e la propria fatica. E solo perché si rincorre il rendimento alto ed il guadagno facile.
Ad esempio gli imprenditori, che tra le varie abilità che devono possedere per avere successo dovrebbero saper gestire i flussi di cassa della propria azienda e quindi anche del proprio patrimonio
Ti racconto una storia che ho trovato su Wall Street Italia, un mensile che leggo sempre molto attentamente, ma chissà quante altre situazioni simili sono presenti anche vicino a noi ma difficilmente vengono alla luce.
Un’imprenditrice di successo è riuscita a vendere la sua azienda e portare a casa un bel gruzzolo che le avrebbe permesso una vita agiata.
Poi, forse annoiata, forse a caccia della prossima opportunità, decide di cominciare a smanettare con il trading.
Usando una somma importante (90 mila euro), ma comunque limitata rispetto alle sue disponibilità, incomincia a far crescere il suo capitale, facendolo arrivare fino a 450 mila euro, anche grazie all’utilizzo della leva (una forma di debito per acquistare azioni).
Convinta di essere ormai un fenomeno in quel campo, comincia a fare operazioni sempre più rischiose finché perde tutto, sia il guadagno che il capitale iniziale. Arrivata a questo punto, la cosa più difficile da fare è dimenticarsi della perdita ed andare avanti con la propria vita.
Invece no. L’imprenditrice infatti non ci riesce e, grazie anche a qualche spinta (molto, molto poco etica) della società di trading riparte, ottenendo qualche risultato positivo prima di perdere ancora un sacco di soldi, fino ad arrivare ad una perdita complessiva di un milione e seicentomila euro.
Dall’articolo non è chiaro quanto sia effettivamente il patrimonio dell’imprenditrice in questione, né se la fantomatica società di trading presso cui avesse aperto il conto fosse una truffa o meno.
Ma quello che mi ha colpito di più di questa storia è che anche un’imprenditrice di successo, e quindi con una buona capacità di gestire i soldi aziendali, non sia riuscita a seguire le regole fondamentali di gestione del rischio con i suoi soldi personali.
Le sarebbe bastato prendersi un po’ di tempo per imparare le basi degli investimenti (quelle che cerco di condividere ormai da due anni con questo appuntamento del sabato e sul mio gruppo Facebook) per evitare questo errore pazzesco
Senza contare i soldi extra che avrebbe potuto portare a casa investendo in modo corretto, facendosi un piano di investimento e seguendolo senza guardare il momento di mercato
Come ultima cosa, non meno importante, avrebbe potuto mantenere intatta la sua tranquillità psicologica e non dover spendere un sacco di tempo (e soldi) per riavere indietro tutto quello che ha perduto.
Mi auguro che l’imprenditrice protagonista di questa storia riesca a riprendersi il prima possibile e mi auguro anche che la sua storia sia di esempio per tutti convinti di essere bravi nel trading online tanto quanto lo sono nel loro campo professionale
Se conosci qualcuno che è nella stessa situazione o che pensa di diventare ricco solo col trading, senza avere la giusta preparazione tecnica e finanziaria, beh fagli leggere questo post. Lo aiuterai a NON perdere il proprio capitale ed a costruirsi un futuro finanziario più tranquillo

Simone Pontiggia

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