Il derby tra Brembillese e Berbenno, pur carico di tensione e di curiosa attesa dopo gli eccessi dell’andata (quattro espulsi, sette ammoniti, sanzioni varie a giocatori e dirigenti, risse sedate a fatica durante e dopo la gara), si è vissuto questa volta all’insegna della correttezza, anche grazie alla magistrale direzione di gara del signor Marco Vezzoli della sezione di Bergamo, che ha sempre tenuto in pugno la situazione e si è limitato a estrarre quattro volte il cartellino giallo per normali falli di gioco più un quinto a Gasparini per essersi tolto la maglia in segno di esultanza.
A farla da padrone, oltre alla correttezza in campo di cui sopra, è stata la quasi totale mancanza di azioni da rete da una parte e dall’altra, seppur con un predominio territoriale del Berbenno soprattutto nella ripresa. A spezzare l’equilibrio che è andato creandosi in campo, cosa non facile in situazioni come questa, e anche per dar adito ai festeggiamenti al rientro nello spogliatoio (vedasi foto), c’è voluto una magia di bomber Alberto Gasparini, che con la rete al novantesimo direttamente da calcio di punizione è salito a ben diciotto centri in diciassette incontri disputati. Con una media-gol di uno virgola qualcosina a partita che autorizza a più di un sogno di gloria dalle parti della Val d’Imagna.
F.D.