Fabrizio Carcano 

Il Bergamo Basket 2014 andrà avanti.

Per il quarto anno consecutivo in A2 anche se la formula dei campionati verrà ufficializzata in tarda estate, quando si farà la conta delle società sopravvissute alla crisi economica post pandemica. Tra queste ci sarà il BB14, che sta programmando una ripartenza che passa da un consolidamento societario.

Come ha spiegato in un’ intervista rilasciata a Terzo Tempo Magazine il presidente del sodalizio giallonero, Massimo Lentsch.
“Abbiamo utilizzato questo periodo di sosta forzata per delle riflessioni che stiamo portando avanti”. 

Che riflessioni?
“Intanto stiamo chiudendo i rapporti in essere con la stagione terminata, non abbiamo contratti pluriennali per cui non abbiamo impegni futuri con nessuno e siamo liberi autonomi. La nostra società ha pagato tutte le tasse e tutti gli stipendi per cui siamo pronti per voltare pagina.”

Ci diceva delle riflessioni in corso…
“La prima riguarda il riassetto del Consiglio d’amministrazione della società, che avrà un direttivo ristretto con massimo tre soci, oltre ad un tecnico, un commercialista esperto anche di regolamenti sportivi – una figura fondamentale nella compagine decisoria e abbiamo già individuato qualcuno che faccia al caso nostro – e poi un direttore generale con massima autonomia, che vorremmo fosse Gianluca Petronio, che sovrintenda a tutti i settori marketing, comunicazione, settore giovanile ecc. Nelle prossime settimane sottoporremo all’assemblea dei soci questa formula innovativa del Consiglio ristretto”.

Dunque si partirebbe dalla conferma del gm uscente Petronio?
“È così. Vorremmo andare verso la conferma dell’allenatore Marco Calvani e di Gianluca Petronio, due persone che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare per la loro professionalità, umanità e trasparenza, due persone competenti, integerrime e oneste, con cui abbiamo costruito un rapporto che vogliamo proseguire. Dopo tre anni consecutivi in cui abbiamo sempre cambiato tecnico e gm ora vorremmo avere continuità”.

Molti club stanno già issando bandiera bianca.
“Noi siamo una realtà piccola, paradossalmente subiamo poco la debacle dei mancati incassi, che non avevamo, o dell’abbandono degli sponsor, che non avevamo.Per cui siamo leggeri e non abbiamo pesi a zavorrarci”.

E le altre riflessioni?
“Vogliamo rinnovare il settore giovanile, pur privilegiando le società che in questi anni ci hanno sostenuto come Terno d’Isola e Torre Boldone, ma vogliamo diventare il punto di riferimento dei ragazzi del nostro territorio”.