2 giugno
Quest’anno più che mai possiamo capire l’animo che nel lontano 1946 ebbe la nostra gente…
Era l’alba di un nuovo mondo, ma un’alba “tiepida” che seguiva anni difficili e tormentati, un’alba carica di sogni e speranze dopo una lunga notte senza stelle.
Oggi guardiamo un po’ la stessa alba: abbiamo vissuto un momento tragico, abbiamo perso famigliari e amici e continuiamo a vivere nell’incertezza di un prossimo futuro che si prospetta intenso e difficile.
Oggi più che mai la mano del Presidente che posa il “fiore” a ricordo del milite ignoto è un gesto carico di immenso significato. Credo davvero di non averne mai compreso l’importanza in tutta la sua silenziosa maestosità. Perché oggi più che mai il milite ignoto ha un volto: ha il volto di tutti coloro che ci hanno lasciato da un giorno all’altro forzando la mano della morte e aiutandoci a trovare una cura per tutti gli altri, ha il volto dei medici, dei volontari, degli infermieri che hanno dato la loro vita per noi e per il loro ideale. Ha più che mai il volto umano di chi ci ha concesso un futuro con il suo sacrificio. Oggi il mio pensiero va a tutti loro e pure a tutti noi che abbiamo tanto bisogno che da questa Alba si erga un sole alto alto nel cielo del nostro amato paese … buon tutto a tutti voi.

Vanessa Vane Bonaiti