Oggi ho per caso ritrovato una splendida foto di cinque anni fa. Una foto scattata da un fotografo dilettante che ritrae un corvo che cavalca un’aquila in volo… Istantaneamente ho immaginato dei paragoni tra le persone e alcune specie animali.
Così, tra il serio ed il faceto, ripercorrendo alcune vecchie nozioni di zoologia ho dovuto ammettere che il mondo animale è parallelo al nostro. Per esempio?
Beh osserviamo la vita delle formiche: è errata la convinzione per cui siano tutti animali laboriosi.  Anzi, mediamente solo il tre percento della “colonia” lavora instancabilmente, a fronte di una larga schiera di fannulloni che sfruttano il lavoro altrui. Forse, però, il paragone è corretto solo parzialmente, atteso che molte tra quelle che oziano per lunghi periodi poi sostituiscono le operaie…
Il mondo animale, del resto, racconta di animali docili, socievoli e ben disposti anche verso altre bestie o verso le persone, così come di animali estremamente territoriali e gelosi del proprio habitat. Vi ricorda qualcosa?
Parla di animali aggressivi come l’ippopotamo: chi penserebbe a lui come ad un esemplare pericoloso?
Chi tra noi non si è imbattuto almeno una volta in una persona dall’apparenza gentile e socievole rivelatasi poi capace di inaudita ed inaspettata cattiveria?
La natura parla, altresì, di bestie infestanti o fastidiose come zanzare e cimici del letto, così come di animali dall’apparenza tranquilla, ma capaci di vere perversioni come alcuni pinguini rei di tentare l’accoppiamento pure con femmine morte da tempo.
Potrei proseguire pressoché all’infinito con paragoni evidenti nel mondo umano, ma siamo tutti in ferie e questo breve articolo ha solo lo scopo di far sorridere un po’.
Giustamente vi chiederete: ma che “ci azzecca” con sto discorso l’immagine dell’aquila e del corvo?
Beh semplice: l’aquila rappresenta quelle persone capaci di “lasciar perdere”, consapevoli del proprio valore,  che non sprecano tempo ed energia con gente che non brilla per virtù e che cerca di condizionare la nostra esistenza!
Perché l’aquila per liberarsi dal corvo, si limita a fare ciò per cui è nata: si libra in alto nel cielo, ove l’aria si fa rarefatta rendendo difficile la respirazione del corvo.
Il corvo perde equilibrio e si stacca dal manto del reale animale.
Morale: non perdiamo troppo tempo con certe persone, andiamo avanti per la nostra strada fieri e convinti di noi stessi, imparando a volare sempre più in alto.  Buone vacanze a tutti voi ragasss!

Vanessa Vane Bonaiti