Già il titolo della lunga lettera è significativo: “Cosa stiamo aspettando…”. Il destinatario, anche se il tramite scelto è la pagina Facebook ‘Sostieni la Curva’, voce ufficiale delle iniziative della Curva Nord, è il proprietario della Bergamo del pallone: “Caro presidente Percassi, la conosco e so che lei è un uomo di fede. Una strage cittadina unica e storica merita un’altrettanto unica e storica decisione. Mi esce spontaneo pensare che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua”. Firmato, semplicemente, ‘Claudio’, al secolo Galimberti, detto Bocia, da Redona, professione ultrà daspato e attualmente residente nel Pesarese. Il calcio, insomma, ai tempi del Coronavirus non ha proprio ragion d’essere. Bisogna fermarsi e chiudere qui la stagione 2019-2020.

Un invito esplicito a ritirare dalle competizioni la squadra di Gian Piero Gasperini, quarta in serie A e ai quarti di finale di Champions League: “Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra. Voglio pensare che la nostra Atalanta sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio – si legge -. Basti pensare a quanti tifosi si è portato via questo maledetto virus. Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità, vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e chi per Bergamo ha dato la vita. Per ritornare all’Atalanta c’è sempre tempo e un giorno vinceremo lo scudetto, ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso”.