Per me, che quei due incredibili appassionati di pallone li ammiro dal primo momento che li ho conosciuti, quasi vent’anni fa, il colpo messo a segno ieri dal loro meraviglioso club significa solo una cosa: in questo 2023-2024 la Cisanese ha alzato ulteriormente l’asticella e parte con l’obiettivo play-off per giocarsi fino in fondo il grande salto che porta in Serie D. Le due persone di cui parlo, il presidente onorario Roberto Regazzoni e il direttore generale Franco Forliano, gli uomini della rinascita del pallone a Cisano Bergamasco nell’ormai lontano 2005, hanno infatti inserito in una rosa già molto buona un calciatore straordinario, che qui a Bergamo conosciamo bene per aver fatto sfracelli con la maglia della Virtus nel biennio 2015-2016/2016-2017. Come già scritto ieri, in casa All Blacks è infatti arrivato Tommaso Morosini, classe 1991, fresco di rescissione consensuale col Monza. Il centrocampista, mezzala col vizietto del gol, reduce dall’annata con la maglia del Sangiuliano City, sposta i valori di parecchio, a riprova che aveva offerte sia in C che in D, richieste arrivate anche dalle big della nostra provincia e puntualmente rifiutate perché il giocatore si è subito convinto della bontà del progetto Cisanese dopo due parole con l’amico fraterno Luca Meregalli. E come dargli torto? Io stesso, da direttore di Bergamo & Sport, reputo il club di via Ca’ de Volpi tra i cinque migliori della Bergamasca. Piccoli e mirati passi nel rafforzamento continuo della propria prima squadra, realtà all’ottava stagione consecutiva ai nastri di partenza della nostra Eccellenza, uniti a investimenti massicci e continui nel settore giovanile e nelle strutture, con il centro sportivo “Cisanello” che è diventato un gioiello invidiato da tutti i club lombardi. Poi le persone ingaggiate da Franco Forliano, un manager di altissimo livello e un esperto di pallone con pochi eguali, prese perché in grado di abbinare capacità da professionisti all’umanità che si deve avere nel circuito dilettantistico. In questo senso non posso non citare il responsabile del vivaio Marco Ratti, semplicemente unico, e il ds Roberto Pennati, preparato e molto equilibrato. L’ultima novità è l’ingresso nella dirigenza di Luca Forliano, ragazzo molto simpatico e in gamba, scelta fatta nel solco della continuità e per via del senso di appartenenza, Luca è infatti figlio di Franco e ha fatto l’intera trafila nelle giovanili della Cisanese come portiere. Sarà il direttore tecnico della Juniores, una squadra che è il fiore all’occhiello dell’intero club, capace lo scorso maggio di vincere sia il proprio campionato che la coppa di categoria e che sarà allenata nel 2023-2024 da Stefano Pirovano, un graditissimo ritorno.
Progetti futuristici, grazie a un sognatore come Roberto Regazzoni, tra l’altro una persona dall’incredibile simpatia, ma sempre all’interno di un’organizzazione pressoché identica a quella di una grande azienda, e qui il pensiero non può che andare ancora a Franco Forliano. Il segreto ha portato in questi anni a Cisano nuovi investitori. Parliamo dell’attuale presidente Michele Bonaventura, titolare della B-Studio Immobiliare, società leader nella vendita di immobili a Lecco e in provincia, del vicepresidente Carlo Giobbi, amico fraterno di Roberto Regazzoni, imprenditore a capo della Sicam, azienda che allestisce le principali fiere nazionali e internazionali, di Enrico Spreafico, ex mister, nome molto conosciuto qui da noi, impegnato nella costruzione delle macchine per realizzare le cialde del caffè, e di Antonio Crea e di Filippo Mazzoleni, soci nella Emmeci, oltre trenta punti vendita di generi alimentari nel nostro territorio.
Il modello All Blacks è virtuoso ed è scelto anche dai migliori calciatori della categoria. Non solo Morosini, la Cisanese parte con in rosa due dei più grandi talenti offensivi ora in circolazione, i riconfermati Luca Maffioletti e Soufian Haoufadi, coppia gol che nel 2022-2023 ha superato quota trenta, Alberto Del Grosso e Giorgio Fumagalli, giocatori fortissimi che hanno deciso di restare a Cisanello nonostante i pesanti corteggiamenti delle altre, e quattro uomini mercato, Matteo Mangili, Riccardo Loda, Nicolò Lizzola e Denis Brini. C’è poi il mister, Raul Bertarelli, uno che sa il fatto suo, e c’è l’entusiasmo, che in via Ca’ de Volpi non è mai mancato.
In ultimo, non certo per importanza, le avversarie, per la gran parte alle prese con quel disastro chiamato Legge Spadafora, norma assurda che fa lievitare i costi a dismisura senza il benché minimo beneficio fiscale. Vedremo sabato la composizione dei gironi, resta che parecchie società hanno scelto di ridimensionare, limitando e limando il budget sia per quanto riguarda il proprio vivaio che per la propria prima squadra, spesso rinunciando ad alcuni giocatori chiave.
La linea tracciata dalla Cisanese, quella della lungimiranza, che riesce ad attirare nuovi imprenditori, può diventare un esempio, l’idea di un calcio (il più possibile) sostenibile, ma che non perde mai l’ambizione, la cosa che a noi tifosi ci fa innamorare perdutamente di un club piuttosto che di un altro. A Roberto Regazzoni, a Franco Forliano e all’intera dirigenza faccio il mio “in bocca al lupo”, ricordandomeli in quel pomeriggio di tanti anni fa, appena acquistata una Cisanese a un passo dal fallimento, con l’idea di farla rinascere e di portarla proprio qui, al via della stagione dei sogni con ogni tassello al posto giusto, che non significa vincere, nel fubal le variabili sono infatti infinite, ma aver tutto per provarci. Ed è già qui il loro successo.
Matteo Bonfanti