Uscendo dal “Nerazzurri d’Italia”, per ora questa è la definizione spuria, erano in molti a pensare: “Anche quest’anno ci divertiremo”. Perché l’Atalanta di fronte alla Roma, vice campione d’Italia, non ha sfigurato affatto. Anzi. E’ vero, ha perso, ma il pari sarebbe stato strameritato ma il gioco del calcio va così, la Roma ha sfruttato l’occasione d’oro con la punizione di Kolarov, barriera e portiere non perfetti, ed ha lucrato sul gol la vittoria. Resta comunque una prova che fa ben sperare anche se da parecchie stagioni l’esordio in campionato non porta punti in classifica. Un primo tempo gagliardo e da combattimento come al solito con i nerazzurri che pressavano alto e creavano un po’ di panico alla difesa giallorossa, Gomez ha avuto un pallone d’oro ma ha calciato addosso a Alison e quindi Kurtic in mezzo all’area ha fallito banalmente il gol del vantaggio. E quando meno te l’aspetti, ma le grandi squadre fan così, è arrivato il vantaggio della Roma: fallo di Masiello su Nainggolan, al limite, punizione di Kolarov e rete. La formazione giallorossa ha badato a difendersi e a cercato il contropiede soprattutto col solito Nainggolan, mentre l’Atalanta, dopo un inizio di ripresa in difficoltà, si è subito messa ad attaccare per cercare il pari con un assedio finale da brividi. C’era solo una squadra all’attacco anche perché gli inserimenti di Cornelius e Ilicic davano più agio all’attacco atalantino. Un palo di Ilicic e un mancato colpo di testa di Hateboer potevano dare un risultato più soddisfacente. Certo c’è ancora qualche aggiustamento da fare, siamo solo all’inizio. Si sa, Hateboer e Gosens non sono per qualità e mezzi tecnici Conti e Spinazzola, che non si è presentato alla convocazione, e quindi sugli esterni bisogna migliorare anche se i due non hanno deluso. In mezzo al campo Cristante e Freuler confermano le loro solidità. Ancora indietro Petagna, Gomez meno lucido del solito ma è solo la prima di campionato. E’ una sconfitta che non fa male. L’Atalanta c’è. Ancora.
Giacomo Mayer