Remer Blu Basket Treviglio – Azimut Bergamo Basket 2014 85-81 dopo 1 t.s. (11-24, 37-42, 54-59, 72-72)
BLU BASKET: Caroti 10 (1/1, 1/6, 5/5, 3 ass.), Pecchia (cap.) 28 (6/9, 3/5, 7/7, 6 r., 3 ass., 4 rec.), Frassineti 3 (0/1, 1/2), Olasewere 19 (4/9, 0/2, 11/19, 9 r.), Borra 6 (3/6, 9 r., 3 st.); Palumbo 5 (1/5, 1/6, 4 r., 4 ass.), Roberts 8 (0/3, 1/6, 5/8), Taflaj (0/1, 0/2), Abati Tourè n.e., D’Almeida 6 (1/4, 4/5 tl, 7 r.), Tiberti n.e. Coach: Vertemati. Rimbalzi 20-25, assist 14.
BB14: Taylor 24 (8/8, 0/1, 8/10, 5 ass.), Roderick 22 (9/15, 1/4, 1/5, 12 r., 3 ass.), Casella 9 (1/2, 2/5, 1/2), Sergio (cap.) 3 (1/2 da 3, 3 r., 2 ass.), Benvenuti 11 (4/7, 3/3 tl, 6 r.); Augeri n.e., Zugno 5 (2/5, 0/2, 1/2), Bedini n.e., Marelli n.e., Zucca 2 (1/1), Fattori 5 (1/2, 0/1, 3/4), Piccoli n.e. Coach: Dell’Agnello. Rimbalzi 6-28, assist 14.
Arbitri: Terranova di Ferrara, Radaelli di Rho, Martellosio di Buccinasco.
Note: timeout 4’13” T, 12’04” B, 15’05” T, 15’49” B, 24′ T, 33’02” T, 33’30” B, 37’19” B, 39’57” T, 43’51” B, 45’55” T. Fallo tecnico: Taylor 16’05”, Borra 33’02”. Antisportivo a Fattori 14’10”. Usciti per 5 falli: Roderick 37’06”, Sergio 38’35”.

Treviglio – Con Roderick fuori per falli, per gli altri si mette benone. E ne viene fuori la sorpresa del quarto turno, con Golia a stendere il gigante dopo essere stato sotto quasi tutta la partita. Battaglia doveva essere, con la Remer Treviglio pronta a schiodarsi da zero di fronte alla capolista imbattuta, e battaglia è stata. Tredici anni dopo, coi tifosi del Celana che fu a unirsi in trasferta a quelli del Bergamo Basket 2014 accompagnati da tanto di striscione-sfottò, alla fine esultano quelli che non ti aspetti, anche per la menomazione nemica di cui sopra. Pronti via, lo start vede il quintetto bergamasco in edizione banda bassotti con Sergio in post come Olasewere. Tra i due Usa ospiti, dopo lo stoppone di Borra che carica il pubblico del PalaFacchetti, la tripla di Pecchia, quindi il gioco da 3 di Benvenuti (7-3, 3′) e la palla persa della Bassa che consegna al contropiedista Taylor il comodo terzo tempo del primo break, dilatatosi poco oltre il 4′ sempre su ciuffata del più corto in campo (11-4). Il nigeriano di casa arraffa qualcosina sotto le plance ma è difettoso dalla carità, almeno nelle battute iniziali. Il timeout di Vertemati ha l’effetto sgradito di scatenare palleggio-arresto-e-tiro di un doppio Roderick (15-5 al 6′), la bomba mancina agevolata dal primo ferro di Frassineti tiene a galla chi insegue. Il jump in faccia a tutti della guardia cittadina prosegue il suo beato discorso col cesto (19-8, 7’38”), a un paio di giri di cronometro dalla sirena number one arriva anche il missile terra-aria per il più 14. Entra il convalescente Roberts che inaugura la corsetta alla sirena corta azzeccando un libero, ma il gap non si colma, anche perché al moro là sotto basta segare un braccio per mandarlo in lunetta e limitare i danni.

Le panchine cominciano a garantire la rotazione e Borra la imbrocca dalla media fino all’invenzione dell’americano da oltre l’arco che vale l’abbozzo di rimonta sul 28-17 (2′). Niente respiro: il totem là sotto viene pescato dal compagno, Roderick fa lo stesso con un Benvenuti in spolvero e Pecchia guadagna ciuffata più contatto con Sergio (30-22, 4′). A minacciare lo spostamento d’inerzia sono i falli in nero, tanto che D’Almeida e Roberts tengono Treviglio a contatto senza che la sospensione del ritrovato Taylor (34-27) faccia riprendere il largo al quintetto di Dell’Agnello. Caroti, difatti, riporta i suoi a meno 4 a un poker dall’intervallo. Benvenuti, Roderick e Casella (42-33, 8’30”) trovano il solo Borra a sbarrare loro il passo, ed ecco la magia di tabella proprio sul gong dalla sua metà di un Pecchia a 13 in mezzo al guado, 2 sotto il mattatore mancato della serata. Un’occhiata fugace ai bosxscore evidenzia che a far reggere i locali nella ventina di gioco sono state le triple, sei contro la sola di TR dall’altra parte. Olasewere ricomincia dall’uno contro uno e Benvenuti da dove conta uno ad alzata di polso; nel frattempo si sblocca anche Palumbo e a 3’30” Sergio esplode dai sette metri (48-41) commettendo però il terzo personale subito dopo. In una fase di stallo pesano le doti individuali, leggi accelerate del losangelino con l’11 addosso, e se poi il collega mezza spanna più alto fende la saltuaria zone press nemica (52-42, 6′) come una lama nel burro la Azimut è a cavallo. Ci sarebbe anche il dodici sopra con il secondo canestro di Fattori, ma di là Palumbo da 3 scongiura l’allungo a 3′ dall’ultimo quarto (55-46). Lo stillicidio di falli e un rimbalzone offensivo di D’Almeida con tocco del 4 succitato proiettano Treviglio al meno 9 a quota 50 (8′).

Pecchia ne ha 4 in dote e il quarto periodo promette scintille, la miccia ha la firma di Casella dell’angolo (62-54, 2′) e sulle polveri di due misteriosi falli fischiati a Zugno è Casella a sputare fuoco dalla lunetta. Sull’onda emotiva della schiacciata di Zucca entrando dalla linea di fondo (3′) piove gelato il tecnico (quarta penalità) a Borra, ma di qua bastano i nervi saldi di un Pecchia sontuoso (64-58, 3’30”) per restare nel match. Quarto anche per il capitano di Bergamo sul gioco da 3 di D’Almeida, idem per Roderick che appoggia al cristallo in un amen e si vede fischiare sfondamento sul top scorer avversario. Il figlio di Philadelphia non si scompone (tap-in su Benvenuti) scrivendo 68-61, anche se sfrutta male il quarto anche di Pecchia imbroccandone soltanto uno su tre dalla e incappa nel fouled out a meno di 3′ dal termine. D’Almeida riaccende la fiammella della speranza sul 66-69 quando mancano 2’43”, Taylor cicca il tiro in caduta e per sua fortuna Palumbo scocca la manata oltre i 24 secondi. Nella sagra degli errori sui due fronti sbaglia l’impossibile anche Benvenuti e ci scappa il quinto di Sergio: i personali del ragazzo del Benin, un satanasso nello sporcare tutti i palloni all’ombra delle plance, sono okappa e il punto da recuperare si riduce all’unità. Zugno ne fa uno dalla lunetta. Il pari sul 70 è un tap-in di Olasewere sul tiro corto di Palumbo, una palla persa e Pecchia schiaccia il vantaggio insperato a 5 secondi e rotti dal tutti a casa.

Taylor guadagna l’extra time di tabella e inaugura lo start del supplementare con un errore dalla carità, Fattori trova Zugno per il più 3 ma Pecchia dal suo divano non sonnecchia (75-75, 1’40”). Il terzo dell’unico americano vale il 2/2 nei liberi del crivellatore di Vertemati. Da lì polso fermo anche per Olasewere, ma i bianchi ormai sono soli contro la stanchezza e la panchina corta e D’Almeida chiude virtualmente i conti (81-75, 4′). Ne servirebbero di pesanti: Casella esegue, Fattori sfrutta solo a metà l’ingenuità di D’Almeida e Carotti dimostra mano fermissima nello stillicidio conclusivo del fallo tattico in cui Taylor e il Jamal idolo locale non falliscono. La festa remerina può iniziare.

Simone Fornoni