Atalanta-Valencia giocata a Milano, con l’esodo di oltre 40 mila bergamaschi, è stato un acceleratore pazzesco del contagio da Coronavirus. Ad affermarlo a chiare lettere, il dottor Luca Lorini, Direttore del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il luminare non vuole però criticare la scelta di far disputare la partita a porte aperte: “Non conosco la data precisa (19 febbraio 2020, NdR), probabilmente non c’erano casi conclamati di positività all’epoca e non si poteva prevedere questo boom – spiega -. Però è già indicativo il fatto che una moltitudine di tifosi a due centimetri l’uno dall’altro abbia avuto l’occasione di scatenarsi nelle esultanze per quattro volte”.

L’ottavo di finale di andata di Champions League dei nerazzurri, comunque, in una sola intervista via call conference (con Sportitalia) è stato derubricato da “detonatore” e “boom biologico” della pandemia da Covid-19 ad “acceleratore”. “40 mila persone che si abbracciano e si baciano, anche se chi c’era non sapeva di cosa stiamo parlando qui e ora, hanno per forza accelerato il contagio”, la sottolineatura di Lorini.

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