Fabrizio Carcano

Un centinaio di spettatori sugli spalti, una manciata di giornalisti ad attenderlo in sala stampa per via di quel suo cognome pesantissimo se di mezzo c’è un campo da tennis.

Martedì 18 febbraio alle 13,55 sul sul campo sintetico del PalaAgnelli, ha fatto il suo debutto da professionista un 16enne svedese dal nome comune, Leo, e dal cognome illustre nel mondo delle racchette: Borg.

Non ha ancora compiuto 17 anni (li farà a maggio) anche se a livello juniores ha già raccolto buoni risultati, tanto da ottenere una prima wild card per un torneo pro dove esordire senza pressioni, senza aspettative, il torneo challanger Perrel-Faip, contro il più quotato Chun Hsin Tseng, un 19enne di Taipei che nel 2018 era il numero uno assoluto tra gli under18 al mondo.

A seguirlo in tribuna la madre e il manager ma non il padre Bjorn,  che non sta interferendo nella sua carriera da tennista in erba. E se tra dieci anni diventerà un grande campione del circuito mondiale si ricorderà di questo esordio a Bergamo…