Atalanta Genoa 2-1 (1-1)
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 6; Scalvini 6,5, Berto 6, Ceresoli 6; Ghislandi 7,5, Gyabuaa 7, Giovane 5,5 (32′ st Oliveri 6), Cortinovis (cap.) 6,5, G. Renault 6,5; Ghisleni 6,5 (34′ st De Nipoti sv), Italeng 6,5. A disp.: Sassi, Gelmi (p), Scanagatta, Grassi, Falleni, A. Mehic, Kobacki. All.: Massimo Brambilla 6,5.
GENOA (3-5-2): Agostino 6; Marcandalli 5,5 (6′ st Dumbravanu 6), Piccardo 6, Serpe (cap.) 5,5; Dellepiane 6 (42′ st Zaccone sv), Maglione 5,5 (29′ st Della Pietra 6), Sadiku 6,5, Turchet 6,5, Boci 6 (42′ st Boli sv); Kallon 6,5, Estrella Galeazzi 5,5. A disp.: Tononi, Corci (p), De Angelis, Zielski, Zenelaj, Vassallo, Konig, Conti. All.: Luca Chiappino 6.
Arbitro: Pashuku di Albano Laziale 6 (Valente e Rizzotto di Roma 2).
RETI: 33′ pt Ghislandi (A), 42′ pt Kallon (G), 15′ st rig. Cortinovis (A).
Note: ammoniti Kallon, Serpe e Piccardo per gioco scorretto. Tiri totali 10-4, nello specchio 3-2, respinti/deviati 2-1, parati 0-1. Corner 6-4, recupero 0′ e 5′.

Zingonia – Davide Ghislandi e Alessandro Cortinovis, a braccetto, per in altro sorpassino temporaneo all’Empoli al quinto posto, 48 a 46, che comunque andrà resta al sapore di playoff, prima di chiudere la regular season abato alle 11 ad Ascoli e ospitando l’Inter a metà mese. La Primavera dell’Atalanta è decisamente più forte del Genoa anche negli episodi. Perché se è servita la catena di destra a sollevare di botto la linguetta, per scoperchiare la scatoletta di tonno di una sfida indirizzata altrimenti su binari pari c’è voluto lo spiazzante da bottino pieno dagli 11 metri.
A tiro del ventesimo, dopo l’iniziale risposta comunque non troppo convinta degli ospiti al forcing iniziale privo di sbocchi per quanto martellante, è Ghisleni spalle alla porta ad agganciare maluccio il tacco di Renault nel gioco da quinto a quinto, ma il primo tiro in porta è l’ascensore di Boci piuttosto da lontano chiamato da Turchet due giri di lancetta dopo con la punizione crossata, a uscire più che rientrare, da destra. Se Dajcar nell’occasione si distende per evitare guai pur non trattenendo, i nerazzurrini procedono a guizzi e Cortinovis (27′) è impreciso nel puntare al primo palo dal limite sugli sviluppi dell’azione martellante con Gyabuaa a tagliare dal centrodestra. La conclusione nello specchio numero uno di casa è il mancino dell’osiense alla mezzora convergendo dalla zolla di competenza, roba facile per Agostino, ma la seconda volta, sempre col piede debole, l’angoletto è bell’e battezzato sull’uno-due dell’apripista con Gyabuaa a fotocopia, ma ben più vicino al bersaglio, di quello preparatorio con Ghisleni.
Peccato, però, che a un amen dalla zuccata di fianco svirgolatissima di Italeng sul quarto angolo a favore, un paio di sterzate proiettino Kallon all’elusione del rientrare Giovane e all’appoggio nel sacco davanti al portiere atalantino con lo stessa estremità. La doccia fredda a un tris dall’intervallo viene vissuta a rovescio dal Grifone al rientro dal tunnel allorché, a palla lontanissima su un’apertura da destra dell’assistman del rompighiaccio, Serpe spintona e pesta da dietro Italeng: Pashuku è inflessibile, il capitano pure. Da segnalare lo stop di Scalvini a Della Pietra a nove dal novantesimo, anche se i liguri devono mangiarsi le mani specialmente per l’alzata di mira davanti all’area piccola di un Maglione capace di sbagliare prima di metà ripresa senza sfruttare uno smarcante da corner di Turchet da sinistra.