Grazie Atalanta.
Grazie per regalarci giornate come quella che stiamo per vivere.
Ci splenderá il sole in faccia, e l’ombra nera che ancora ci resta attaccata  -in questo momento difficile – potrà solo restare dietro di noi, seppur per poche ore.
Grazie, mia Dea.
Sei così leggera, che aggrappandoci a te, ci permetti di volare anche oltre le nubi.
Sei così pesante, che tenendoti sul petto come la cosa più preziosa, ci fai trattenere il fiato così a lungo da mettere in pausa la nostra vita.
Noi conosciamo i valori della vita: la salute, la famiglia, il lavoro.
Ma non possiamo fingere, perché tu ci rappresenti.
Noi, ogni volta, ci specchiamo in te.
E l’immagine di noi che ci restituisci, è sempre quella di un bambino sognante che non invecchia mai.
Sei così importante, che quando parliamo di te, tutti comprendono che sei parte di noi.
Perché vivendoti, noi, viviamo.
Ed io, scrivendo di te, mi accorgo di scrivere di me.

Pagno