Atalanta – Bayer Leverkusen 3-2 (2-1)
ATALANTA (3-5-2): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti (24′ st Palomino); Hateboer, Koopmeiners, De Roon, Freuler, Zappacosta (33′ st Maehle); Malinovskyi (24′ st Boga), Muriel (32′ st Miranchuk). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 13 Pezzella, 32 Pessina, 88 Pasalic, 20 Mihaila. All.: Gian Piero Gasperini.
BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Hradecky 7,5; Frimpong 5,5 (35′ st Fosu-Mensah sv), Tah 5,5, Tapsoba 5, Bakker 6; Aranguiz 7, Palacios 6; Diaby 6,5, Wirtz 6 (40′ st Azmoun sv), Adli 5 (35′ st Paulinho sv); Alario 5,5 (16′ st Kossounou 6). A disp.: 21 Grill, 36 Lomb, 22 Skingraven, 33 Hincapié. All.: Gerardo Seoane 5,5.
Arbitro: Jovanovic 6 (Serbia – Stojkovic-Mihajlovic; IV Simovic. V.A.R. Kavanagh, A.V.A.R. Attwell – Inghilterra).
RETI: 11′ pt Aranguiz (B), 23′ pt Malinovskyi (A), 25′ pt e 4′ st Muriel (A), 18′ st Diaby (B).
Note: serata serena e fredda, spettatori 13.304 per un incasso di 357.877 euro. Ammoniti Toloi e Wirtz per proteste, Bakker per gioco scorretto. Tiri totali 17-7, nello specchio 11-2, respinti/deviati 3-1, parati 8-0, legni 0-1. Corner 8-1, recupero 0′ e 3′ .

Bergamo – Sinistro-sinistro-destro, tutti in buca e arrivederci all’ottavo di ritorno di Europa League alla BayArena tra una settimana. L’operazione chirurgica per suturare la ferita e il bisturi da porgere due volte a chi è pagato per segnare e basta. E peccato sul serio per la svista difensiva ma forse pure arbitrale sulla riapertura nemica della pratica dopo una sfida dominata uscendo alla distanza sul piano delle occasioni. C’è sempre lo zampino di Ruslan Malinovskyi nell’Atalanta che funziona e anzi fa faville, restituendo Luis Muriel il trono di tiratore scelto, tuttavia incapace di prenotare i quarti con l’ultimo guizzo. Colpita a freddo dal tracciante a fil di primo palo di Aranguiz in asse con Diaby, Palacios e Wirtz appena dentro l’area, e soprattutto irretita a lungo dal palleggio rapido e preciso del Bayer Leverkusen, l’Atalanta trova la forza e anche la tecnica per reagire a dovere complicandosi parzialmente la vita in un secondo tempo cogli avversari ridotti a catenaccio e contropiede.
Si affaccia subito Malinovskyi con la conclusione strozzata dal limite su invito di Muriel (2′), ma dopo un settebello cronometrico c’è la fifa blu per il palo del rompighiaccio di lì a poco su punizione conquistata da Alario, sgambettato da De Roon per impedirgli di far danni in scia di Bakker. Ma lo svantaggio si consuma comunque, ottenendo come risposta un po’ tardiva la combinazione Malinovskyi-Muriel-Toloi con scarico e tiro centrale del capitano nerazzurro.
Che in capo a tre minuti si sposta a sinistra e ottiene il passaggio di ritorno per controllo e 1-1 di sinistro da centro area, sfruttando l’onda lunga del magistrale recupero di Freuler su Frimpong. E la si ribalta subito a copione invertito, grazie anche alla regia attenta dell’italobrasiliano di avi trentini e al rimpallo con Tapsoba dell’assistman in vena di favori di ritorno. Il sinistro chirurgico dello smarcatissimo Ronaldito fa esplodere la Curva Nord.
Mentre di là la consueta manovra corale libera proprio l’autore del mezzo infortunio alla bordata alta dalla distanza (28′) e lo scivolone di Djimsiti consente a Diaby quantomeno di provarci con l’improbabile scavino a giro, di qua la situazione sembra sotto controllo col rinculante svizzero a tenere a bada le operazioni anche a ridosso dei sedici metri amici e Zappacosta a concludere la volatona crossando basso direttamente su Hradecky. Ventotto secondi e potrebbe essere tris, se solo il portiere finlandese se non usasse i piedi per dire di no al terminale di casa, lanciato dal nazionale albanese, e Koopmeiners di controbalzo azzeccasse la mira. Tre corsette d’orologio ed ecco i guantoni protesi del finlandese a opporsi a quest’ultimo come al laterale di Sora a uno e quaranta dall’intervallo: sul corner successivo il Colonnello si ritrova la palla troppo sotto e alza di fronte.
Se la prima frazione si conclude con la schiena dell’ex AZ a stoppare Frimpong, servito da Wirtz, in avvio della seconda (3′) Tah è la diga sullo scatenato centrocampista di Zhytomyr che ridà la smazzata al protagonista della serata dopo aver ricevuto da Hateboer. Un destro implacabile e impietoso di un superbomber ritrovato dopo l’opaco rientro all’Olimpico sabato scorso. L’ex Eintrachet al 12′ evita il poker di piede in controtempo sul mattatore accompagnato da Freuler come al quarto d’ora sul pendolino di Beerta, tre minutini e Diaby insacca il sinistro del 3-2 con Adli a fare ponte su Djimsiti sbilanciandolo. Decisivo il disimpegno di testa di Tah, lungo come la fame. Su di lui sbatte ancora l’aspirante al triplete in casella marcatori dopo una discesona della nee entry Boga, ma di conclusioni pulite nisba, non pervenute. La girandola di cambi ha l’effetto di un estintore, ma qualcosina resta. A uno dal gong la chance più nitida per metterla in cassaforte, quando Miranchuk non può correggere la sponda di Toloi sull’ultimo corner di Koopmeiners, poi Paulinho alza su invito del compagno che con la sua fiammata ha tenuto aperta la qualificazione.
Simone Fornoni