Bergamo Basket 2014 – Pompea Mantova 72-70 (23-10, 36-18, 60-46)
BB14: Zugno 10 (2/5, 0/5, 6/6, 6 ass.), Roderick 24 (8/16, 1/3, 5/7, 6 r., 2 ass.), Sergio (cap., 0/2, 0/1, 4 r.), Fattori 12 (1/2, 2/5, 4/5, 5 r.), Benvenuti 18 (7/8, 0/1, 4/4, 7 r., 1 st.); Augeri n.e., Taylor n.e., Bedini 2 (1/1, 0/1), Marelli n.e., Casella (2/2, 0/1, 5 r.), Zucca 2 (1/1, 0/1), Piccoli n.e. Coach: Sandro Dell’Agnello. Rimbalzi 11-29, assist 8.
STINGS MANTOVANA: Maspero 4 (1/1, 0/3, 2/2, 5 r.), Veideman 8 (1/7, 1/4, 3/5, 4 ass.), Raspino 18 (1/8, 3/4, 7/8, 11 r., 3 ass.), Ghersetti 13 (3/10, 1/3, 4/4, 4 r.), Morse (1/2, 1/2 tl, 1 st.); Vencato (cap.) n.e., Albertini n.e., Visconti 20 (3/8, 1/5, 11/12), Ferrara 2 (1/2), Poggi, Metreveli 2 (1/2). Coach: Alessandro Finelli. Rimbalzi 13-20, assist 9.
Arbitri: Dionisi di Fabriano, Yang Yao di Vigasio e Gonella di Genova.
Note: spettatori 1.532. Timeout 8’30” M (20-10), 15’20” M (31-14), 18’30” B (36-16), 19’05” B (36-18), 27’03” M (52-35), 28’28” B (54-41), 33’19” B (60-52), 39’07” M (72-65). Fallo tecnico: panchina Mantova 17’38”, panchina Bergamo 33’19”. Antisportivo: Ferrara 33’33”. Usciti per 5 falli: Sergio 34’10”, Zugno 35’52”.

Bergamo – Altro che impresa, qui si va al di là della mission impossible. Ai quarti (Montegranaro, già battuta in Coppa Italia, attende al varco col parquet a favore) con lo straniero in meno e un Ferdi Bedini (che fegato) in più. C’è Ruben Zugno al posto di Brandon Taylor, che ha lasciato il polso destro alla Grana Padano Arena, ma contro Mantova per Bergamo l’assicurazione a vita in gara 5 ha in filigrana il solito Terrence Roderick. Pur con qualche palla persa di troppo e un ultimo periodo alle soglie dell’uscita per falli al pari di Zucca.
Proprio il sostituto del play titolare rompe il ghiaccio dalla lunetta, mentre il primo minibreak vola sulle ali del gioco da 3 di Fattori (5-2, 2′) e della tripla (unicum nel primo tempo) dell’uomo di Philadelphia, deputato anche a tenere a bada un Veideman non al meglio. Di là incide inizialmente solo Morse, prima che Maspero prenda confidenza (meno 2 al 6′) e Raspino dalla carità impatti col controparziale a quota 8. Di qua l’asse play-pivot comincia il rodaggio, mentre TRod delizia tutti col cambio di mano (14-10, 7′) e i virgiliani oltrepassano il bonus a un tris di lancetta dal cambio cronometrico (un altro paio dell’ala di Cecina). Tap-in e transizione di Casella consentono ai gialloneri di doppiare il nemico, Bedini aiuta a difendere sugli esterni e quelli di casa tengono botta davanti. L’unico americano di Dell’Agnello firma il più 15 in avvio della decade della sirena corta per poi imbeccare il semigancio di Zucca: l’unico ostacolo evidente è il poker precoce di penalità di squadra a 7’11” dal riposo, col lettone in rosso che capisce l’antifona e si fionda nel pitturato, anche se Benvenuti è una garanzia per tenere gli ospiti sotto.
Il ventello di distanza ha l’autografo del trascinatore che punisce il tecnico alla panchina, rintuzzato di poco dai timidi segnali di vita dell’ex Ghersetti, a lungo frenato in post dai raddoppi. Al rientro dal tunnel la BB14 smette di metterla dal campo (meno 14 dell’argentino al 2′): c’è la coppia di liberi di Benvenuti, ma la Pompea completa il 10-0 iniziato nella cinquina precedente. L’inchiodata di Roderick (che poi incappa nel terzo) a metà del guado vale il 42-27, da dove ci vuole il prefisso botta e risposta Fattori-Raspino. È quest’ultimo a reggere la baracca altrui (47-35, 6′), ma un doppio Roderick più l’ala-pivot toscana segnano l’ulteriore distacco sulla prima sospensione avversaria nel terzo quarto. Si va a 19 con l’alley oop Zugno-Usa, anche se il quarto del numero 8 è dietro l’angolo. La mini rimonta virgiliana comprende due entrate più aggiuntivo di Visconti, la palla persa col nuovo meno 10 di Ferrara potrebbe far male. Zugno scollina i suoi sul più 14 a fil di sirena, prodromo di una passerella finale al cardiopalma. Dove Raspino e Veideman colpiscono sempre da fuori (60-52, 2′) e il duo di guardie locali riallarga le distanze di un paio di amen. Ghersetti la riporta alla decina, ma di qua il centrone livornese è sul pezzo (68-56, 6′). Raspino e il baltico in contropiede si portano a un settebello a quota 61, Visconti a una cinquina a 2’25” dal gong; il tap-in di Benvenuti (1’25”) è un sospiro di sollievo, il jump di Bedini lo juniores (palleggio, arresto e rilascio da dietro la linea dei liberi) il tripudio. Visconti e Ghersetti arrivano a 2 lunghezze, il primo manda sul ferro il missile del fotofinish. Un thrilling che manco Agatha Christie.

Simone Fornoni