Un terzo posto straordinario per la truppa Neverlab.it, impegnata sabato e ieri a rappresentare la Bergamo musicale, calcistica e indipendente a “Tutto molto bello”,  festa delle etichette, andata in scena a Bologna nell’ultimo week end. Sui campi a cinque del Dopo Lavoro Ferroviario della città felsinea, Alez e compagni si sono piazzati terzi su ventiquattro squadre, sciorinando, a detta di gran parte dei partecipanti, il miglior calcio del trofeo.
E dire che dopo l’agevole sabato (primi assoluti del girone, imbattuti, dieci gol fatti, quattro subiti e un dominio pressoché assoluto), Neverlab.it si era trovata a un passo dal dramma calcistico e sentimentale. Degli otto elementi in rosa, due, i maledetti Matteo Bonfanti (attaccante, cinque reti in tre gare) e Nikolas Semperboni (portiere dalla strepitosa tecnica) in fuga dal torneo. Entrambi avevano lasciato la compagnia per motivi di lavoro: la realizzazione dell’odierno numero di Bergamo & Sport. E al capitano e presidente della formazione, il già citato Alez, la cosa aveva fatto parecchio male. Perché non si abbandona la barca quando è in mare e c’è la tempesta. E poi perché l’avevano fatto  in modo infingardo, lasciando poche tracce, fuggendo alle prime luci dell’alba, senza discuterne, proprio come fanno i disertori prima della battaglia decisiva.
Immaginatevi quindi come si presentava la compagine orobica alla vigilia della storica domenica calcistica. Morale sotto i tacchi e fisico a pezzi dopo il sabato da dominatori. Ma non lo diciamo noi e c’è pure un film che lo ha scelto come titolo: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” ed ecco la resurrezione dalle ceneri di Neverlab.it, in una catarsi che ha, soprattutto, del miracoloso.
In campo coi resti di quella che era la squadra che tremare il mondo della musica fa, i rossi delle Orobie hanno cominciato a vincere partite su partite trascinati dall’estro di Diego Montinaro (il giocatore più forte del torneo), dalla generosità di Matteo Perego (che ha quasi quarant’anni, ma ne dimostra venti di meno), dalle prodezze balistiche di Isaia Invernizzi (illuminato e illuminante chitarrista dei Verbal, tra l’altro ottimo giornalista di Bergamonews), dalla tranquillità dei forti (difensori) di Marco Luppi, dalla simpatia di Alessandro Alia, dall’acume tecnico-tattico di Alez (lucido nonostante l’incazzatura nei confronti dei suoi calciatori scappati in mattinata).
Ottavi commoventi e La Barberia battuta di misura (2-1), quarti da leoni nonostante gli acciacchi e Woodworm sconfitti grazie al gol del solito Isaia Invernizzi e semifinale conquistata per il gioioso popolo bergamasco che, nel frattempo, faceva festa sotto le Mura. La favola s’interrompeva a un passo dalla finalissima, quando, complice un pessimo arbitraggio, Neverlab.it perdeva di misura (2-1) contro gli eterni rivali di Bomba Dischi. Appuntamento con la vittoria rimandato alla prossima edizione e grande soddisfazione per Alez, eroico, in campo ieri con una caviglia distrutta. Bravi tutti. E se Neverlab.it prima era solo una fantastica realtà musicale, ora lo è anche calcistica. Merito dei sei eroi che hanno lottato nella lunga e divertente domenica calcistica bolognese.