Ci sono libri meravigliosi, che al loro interno raccontano storie che ti tengono incollati, che ti fanno piangere, ridere, sperare, esultare, amare, ma che hanno un finale che lascia l’amaro in bocca.
Spesso sono libri tratti da storie vere.
Perché nella vita reale, purtroppo, si può sbagliare e cadere, soprattutto quando si è in alto.
Il finale di questa storia meravigliosa, che ha avuto il nostro Papu come protagonista, purtroppo è uno di questi.
Come nella fotografia qui sotto, il finale è sfuocato, oltre che triste.
L’epilogo della storia del Papu è in questa foto, immortalata allo Juventus Stadium:
Freuler che esulta con tutta la squadra, mentre il Papu -triste e sfuocato- resta sullo sfondo, solo ed in disparte, mentre tenta di mettersi, per l’ultima volta, la fascia di Capitano.
Un fascia che per tutto lo spezzone di gara sembrava volergli sfuggire.
Un fascia che non era già più sua.
Una squadra che non era già più sua.
Ma il Papu è stato l’Atalanta.
Papu ci ha reso più forti, in Italia e in Europa.
Lo abbiamo amato tanto, tantissimo.
I miei figli, quando calciano la palla, urlano “PAPUUUU”.
Tutti noi sappiamo che molto spesso, quando finisce un amore così grande, il sentimento si tramuta in rabbia, voglia di rivalsa e vendetta.
Ma il Papu resta uno di famiglia, che se anche avesse sbagliato, riabbracceremo – prima o poi – sotto le Mura e il cielo di casa nostra.
Il Papu è come quel libro, anche se col finale che non avresti voluto mai leggere, che riponiamo nella mensola più vicina al cuore.

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