Il bambino al centro del progetto, con il suo talento e gli strumenti di crescita che la vita è in grado di offrire. Questo, in estrema sintesi, quanto andato in onda nella serata che ha rappresentato il primo passo ufficiale compiuto dal Loreto all’interno della Milan Academy. Giovedì sera, presso le sale dell’oratorio cittadino, si è tenuta la presentazione di un progetto che diventa, evidentemente, motivo di orgoglio, oltre che di propulsione, per la società presieduta da Vincenzo Di Stefano, presente per l’occasione in compagnia del direttore generale Enzo De Luca e di una folta delegazione del settore giovanile. C’erano un po’ tutti, a partire dagli allenatori e dai collaboratori, fino a bambini e genitori, chiamati a convergere per tutti i dettagli del caso, relativi a un’affiliazione che prenderà il via il prossimo 01 luglio. Occhi e orecchie erano tutti per gli ospiti d’eccezione: Antonio Corbellini, Responsabile Tecnico del Progetto Academy; Lucio Bove, Coordinatore per le province di Bergamo, Cremona e Mantova; Antonio Mariani, osservatore per conto di AC Milan. L’ingresso nella Milan Academy è da inquadrare in quattro macro-iniziative che il blasonato settore giovanile rossonero dedica alle società affiliate, che ad oggi risultano essere 79, lungo tutta la Penisola. La collaborazione passerà allora per le periodiche visite dei tecnici di AC Milan. Presso il “Vismara”, storico centro nevralgico per l’attività del vivaio milanista, si terranno gli incontri di approfondimento tecnico. Inoltre, al fianco dei corsi territoriali, si terranno gli incontri di formazione specifica, che andranno a scandagliare i diversi ambiti sui quali una realtà dilettantistica può e deve lavorare, per acquisire aggiornamenti e professionalità. Tramite AC Milan, il Loreto potrà giovarsi di uno staff di professionisti dello sport, composto da manager, insegnanti di calcio, docenti e pedagogisti chiamati ad operare, con conoscenza e competenza, secondo i principi cari al club rossonero. Come riconosce Antonio Corbellini, l’affiliazione trae le proprie radici da una visione comune, per quanto riconducibile a prospettive ed esigenze ben diverse: “Il Loreto può vantare un’idea di calcio, e sport, simile alla nostra, perché al centro ci deve essere un bambino libero di esprimersi. Veniamo da decenni in cui l’allenatore veniva prefigurato come una sorta di comandante, cui tutto gli era dovuto e che poteva plasmare a proprio piacimento il giovane atleta. In realtà, al bambino vanno semplicemente concessi degli strumenti con i quali esprimere il proprio talento e la propria personalità. Respingiamo ogni tipo di forzatura, perché se è vero che il bambino è come un foglio bianco, dev’essere messo nelle condizioni di poter padroneggiare da sé pastelli e pennarelli, perché possa essere lui il primo artefice del proprio vissuto. L’adulto deve aiutare, deve consigliare e supportare, ma non può sostituirsi a lui, perché i tempi sono cambiati e anche il calcio è cambiato. Il talento, se c’è, è da subito percepibile, del resto chiunque è in grado di riconoscere un bambino particolarmente dotato in una partita delle Scuole Calcio, ma bisogna pur preventivare che talvolta il talento esce alla distanza, necessitando di tempo, di pazienza e di una bella dose di libera iniziativa”. In casa Loreto, prima e unica società cittadina inserita nella galassia denominata Progetto Milan Academy, la soddisfazione passa per le parole del diggì, Enzo De Luca: “Questo accordo rappresenta il degno epilogo, per la convergenza che abbiamo verificato, settimana dopo settimana. Ora sta al Loreto tarare la portata dell’accordo sui bisogni e i desideri dei nostri tesserati. Di certo, avremo modo di potenziare determinati ambiti che già nel recente passato abbiamo avuto modo di esplorare. Penso, in particolare, all’aspetto dell’alimentazione del giovane atleta e alla Match Analysis, con cui verificare partite e metodologie applicate negli allenamenti. Potremo realmente implementare la nostra offerta sportiva e il nostro più sentito ringraziamento va ad AC Milan e alla sua Area Ricerca & Sviluppo”.
Nikolas Semperboni
Nella foto di copertina Corbellini tra il diggì De Luca e il presidente Di Stefano