E dopo le maglie giunse la volta di tutto il resto del materiale. Finalmente, dopo tanta attesa, la società ci ha consegnato tutto il materiale utile per partita ed allenamento. Chi ci ha portato il tutto sembrava un po’ Babbo Natale nella notte più magica dell’anno e noi, negli spogliatoi in attesa, come i bambini che non vedono l’ora di scattare fuori dal piumone per scartare i doni. E’ arrivato tutto in un furgone che trasportava le borse dentro le quali abbiamo trovato tutto l’abbigliamento diviso per taglie. La corsa ad accaparrarsi la propria è stata frenetica e il “ravanare” dentro la borsa per capire cosa ci avesse riservato la società pure, se non di più. Tutto è avvenuto dentro lo spogliatoio seduti al proprio posto. Incelofanati, piegati, ordinati una sopra l’altra, ecco i nostri indumenti. Tuta per l’allenamento: felpa di un blu molto chiaro tendente all’azzurro con la scritta Usd Loreto sul petto e pantaloni blu scuro. Tuta di rappresentanza per la partita: felpa rossa con cerniera e banda bianca sulla spalla e pantaloni blu scuro. Kway: rosso, classico. Pantaloncini per l’allenamento: blu scuri, classici pure quelli. Così come i calzettoni, rossi. La chicca è stato il completo estivo con polo rossa e pantaloncini blu molto eleganti che hanno fatto dire a molti di noi in tono scherzoso: “Io con quel completo vado a ballare il venerdì sera, altro che divisa per il calcio”. E la borsa? Molto bella: rossa e blu ovviamente come i colori sociali del Loreto. Il distintivo apposto su ogni minimo indumento è stato quello che ha fatto la differenza: ogni indumento, borsa compresa, ha il nuovo logo del Loreto ben in vista dopo che lo stesso era comparso sul tappeto verde d’ingresso agli spogliatoi, sul muro del nostro spogliatoio e ci era stato dato come adesivo per marchiare altri oggetti e farci riconoscere. In tutto questo aspetto festoso e di apertura dei regali, condito da una serie di commenti sulla qualità del materiale messoci a disposizione (promosso), c’è stato un aspetto malinconico e triste. Ricevendo la nuova borsa e tutti i nuovi indumenti abbiamo dovuto restituire tutto quello che avevamo di vecchio. Ebbene, riconsegnando la borsa con dentro tutto, abbiamo lasciato tanti ricordi. Dentro lì c’erano stagioni e stagioni di Loreto, tra allenamenti faticosi in ogni condizione climatica, e gioie e dolori – che solo la partita della domenica sa dare – impregnate negli indumenti e incastonate una dentro l’altra nella borsa. E’ stato un voltare pagina, un cambiare marcia, un lasciare qualcosa di vecchio per intraprendere una strada nuova che porta sempre e comunque verso l’obiettivo di prima: il bene del Loreto.
Federico Biffignandi