QUARTA PUNTATA, SABATO 13 SETTEMBRE 2014

di Federico Biffignandi

Giovedì e venerdì sono stati due giorni molto intensi, ricchi di eventi, di episodi e di stati d’animo piuttosto eccitati. Giovedì è stato il giorno dell’ultima giornata di coppa che ci ha portati a San Pellegrino ad affrontare il San Giovanni Bianco: con una buona prestazione abbiamo espugnato il catino della Val Brembana ma questo non è bastato per qualificarci perchè a Osio il Bonate Sotto ha strapazzato la Voluntas 5-1. Da Osio ci avevano promesso che se la sarebbero giocata dopo il pareggio contro di noi di giovedì scorso ma evidentemente l’avversario è stato nettamente superiore.
E’ stato vintage e romantico dover aspettare qualche minuto in più del solito “live” per sapere il risultato di Osio tra telefonate a vuoto, gente che non rispondeva, ricerca di informazioni per vie traverse che non portavano frutti e voci che circolavano in tribuna per sentito dire. Poi, come sempre, “Quanto fa” ci ha dato la triste notizia grazie ad un commento disperso in qualche conversazione ma rinvenuto provvidenzialmente. In ogni caso fino a notte fonda il gruppo Whatsapp si è infiammato di frasi d’orgoglio e di incoraggiamento per come abbiamo affrontato questo girone, sempre col coltello tra i denti e convinti fino all’ultimo di potercela fare.
Ho passato una notte insonne e ho vissuto la partita dalla tribuna, perchè? Solo dopo essermi cambiato negli spogliatoi, essermi scaldato con l’ “11” titolare e essermi preparato per scendere in campo ho scoperto di aver dimenticato completamente il portafogli con i miei documenti che mi sarebbero serviti per giocare. E così si è spento il sogno di divertirmi ancora per 90′, ho dovuto togliermi maglia numero 11 e pantaloncini e rimettermi la tuta vergognandomi di me stesso, arrabbiandomi per non aver potuto giocare e per aver creato problemi a mister e compagni. Una delle sensazioni più brutte della carriera. Ho avuto però la possibilità di rivivere in modo strano una bella fetta di storia del Loreto perchè cercando un mio tesserino ufficiale nella borsa delle distinte sono emersi almeno una cinquantina di tesseramenti ufficiali di ragazzi passati da Loreto e poi andati via o di alcuni che tutt’ora giocano e in quelle fototessere sono raffigurati giovanissimi e anche un bel po’ diversi. Ad esempio un “Terra” (Stefano Terranova) coi capelli lunghi e un “Cri” (Cristian Gorno) con una maglia che, inspiegabilmente, non era quella del Loreto. Ovviamente le foto hanno fatto in tempo reale il giro dello spogliatoio per farsi una risata sdrammatizzante vista la mia situazione “thrilling” e il pre-partita sempre teso.
Venerdì invece ci siamo ritrovati per l’allenamento, una leggera rifinitura per smaltire le fatiche di giovedì e prepararsi per la seconda giornata di campionato di domenica. E’ stata, finalmente, la serata in cui tutto il gruppo ha firmato il regolamento interno di spogliatoio. L’abbiamo concordato insieme noi giocatori col benestare del mister per darci alcune regole e fare in modo che le dinamiche fuori dal campo siano positive e, di riflesso, possano avere effetti anche in campo. Chi sgarra, paga: è questo un po’ il succo del discorso e la spiegazione del perchè si mette nero su bianco cosa non fare per una convivenza pacifica. E allora via con le tariffe: 5€ di multa per ritardo ingiustificato agli allenamenti, mancato avviso assenza allenamenti, mancanza abbigliamento ufficiale alla partita, comportamento poco corretto in partita, ammonizione per proteste; 10€ invece per espulsione per proteste, mancato avviso assenza partite, ritardo ingiustificato alla partita. La busta conservata dal “Terra” ha già accolto alcune banconote ieri sera e, c’è da giurarci, entro Natale raccoglieremo qualche centinaio di euro che metteremo in cassa comune per una cena.
Dopo l’allenamento la società ci ha ospitato a cena all’oratorio per l’Oktober Fest di Loreto con piatti tipici bavaresi. L’inizio non è stato dei migliori perchè, visto l’orario, abbiamo rischiato di non mangiare ma alla fine abbiamo dato vita ad una serata brillante. Abbiamo scoperto un “Momo” fedelissimo cristiano, abbiamo dato a Marghe (Daniele Margheriti) il tris di wurstel come merenda del sabato per la scuola perchè i giovanissimi del gruppo hanno iniziato la scuola ed infatti Beltra (Andrea Beltramelli) ha giustificato l’assenza di ieri sera dicendo che dove fare i compiti (bah…). Dolcio (Michele Dolci) insieme al Ds (Alberto Mangini) è arrivato a notte fonda dopo aver sonnecchiato alla riunione degli arbitri con le società (siamo curiosi di sapere cosa hanno detto) e si sono accontentati degli avanzi degli avanzi. La serata, per i più audaci, è terminata all’alba di sabato con foto di cocktail e facce sorridenti che sono arrivate sempre grazie alle chat fino all’ultimo mentre qualcuno dormiva ed è stato ripetutamente svegliato. Ma d’altronde hanno fatto bene loro a divertirsi perchè tutto si è chiuso con la massima di “BeppeFuego” (Giuseppe Longhi) che ha risposto a Michi (Michele Bonaita) con un deciso “La vita è breve, non c’è tempo per dormire!”.