Questo mio ragazzo, bellissimo e più alto di me, che arriva in redazione per portarmi fuori a mangiare un kebab. Questo mio ragazzo, che mi ascolta come nessuno ha fatto mai, che legge ogni cosa che scrivo e che sa parlarmi d’amore, che mi abbraccia forte e che un attimo dopo mi stringe al cuore, che mi dà un bacio sulla guancia alla fermata del bus nel momento in cui ci salutiamo. Questo mio ragazzo, Vinicio, che è il mio primo e che è l’esatta metà della mia immensa ricchezza. L’altra parte del mio inestimabile patrimonio è suo fratello, Zeno, il mio secondo, che stasera mi chiamerà per sapere se sto arrivando a casa, mettendomi addosso d’un colpo l’intera forza del mondo, facendomi sentire ancora e per sempre un ragazzo fortunato. 
Matteo Bonfanti