L’ultima volta che sono stato all’Atalanta, era il 19 febbraio 2020.
Ero lì, con mio papà e tutta Bergamo.
Eravamo leoni.
Leoni sugli spalti che aiutavano i leoni nell’arena.
Eravamo un’unica cosa.
A me non frega nulla delle critiche costruttive.
Non tocca a me fare analisi tecnico tattiche.
Io sono un tifoso della Dea da quando sono nato, non da quando c’è Gasperini.
E anche se la squadra, a volte, mi ha fatto incazzare, io sono sempre stato lì a sostenerla.
Il mio ruolo di tifoso non è una professione retribuita.
Ecco perché, senza passare per blasfemo, si chiama FEDE.
Le pagelle e i dubbi di formazione, li lascio agli altri.
Io voglio essere ancora quel leone che aiuta i leoni.

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