“Bisogna avere rispetto e la giusta umiltà: il Valencia avrà anche cinque od otto defezioni ma gioca sempre in undici. E mica sono solo titolari quelli fuori. Ha vinto sul campo dell’Ajax e del Chelsea qualificandosi da prima nel suo girone: il resto sono chiacchiere”. Alla vigilia del big match dell’ottavo di finale di andata di Champions League a San Siro, Gian Piero Gasperini mette in guardia la sua Atalanta: “Dobbiamo essere molto liberi nella testa, pur consapevoli che essere qui è già un grande successo e ce la giochiamo al meglio delle nostre possibilità – la ricetta del tecnico nel prepartita dalla pancia dello stadio milanese -. Ci presenteremo in campo con la faccia delle occasioni importanti, delle sfide che contano. A quanto pare siamo riusciti a spostare tanta gente: il record di spettatori in casa (43 mila, NdR) è un traguardo”.

Niente sottovalutazione dell’impegno, insomma, nonostante la squalifica di Gabriel e i ko di Manu Vallejo, Lee, Florenzi, Piccini, Garay (non in lista Uefa, crociato rotto), Coquelin e Rodrigo, il fantasista dell’attacco dei Pipistrelli. Il profeta di Grugliasco sembra preannunciare qualche novità rispetto alla Roma: “Sappiamo di affrontare una squadra di enorme valore e qualche accorgimento è pronto anche dall’inizio. Sarei molto contento di andare al Mestalla con due risultati a disposizione, quindi in vantaggio – continua -. La fiducia per i recenti risultati va bene, ma per passare il turno bisogna fare qualcosa di veramente importante. Il calcio spagnolo è d’elite, non si limita a Barcellona e Real. Siamo a posto, non abbiamo defezioni e possiamo scegliere”.

Uno degli indiziati per il “riposo” forzato in panchina potrebbe essere un centravanti di nome Duvan, fatta salva la presenza pressoché certa di Mario Pasalic (nel caso, sulla trequarti): “Zapata è sempre stato il nostro attaccante di riferimento, poi c’è venuto a mancare per tanto tempo in cui abbiamo dovuto trovare adattamenti che ci hanno dato risultati e ci hanno pure arricchito: con Muriel o senza prime punte, abbiamo aggiunto risorse e caratteristiche. Ma è tutta la squadra che deve offrire una buona prestazione, non concentriamoci sui singoli”, ammonisce il mister. 

Rispondendo a un giornalista brasiliano, il Gasp sottolinea il valore per la squadra di Rafael Toloi: “Non avrei nemmeno la necessità di ribadire che si tratta di una colonna, perché arrivato qui l’ho trovato bell’e pronto e negli anni è cresciuto esponenzialmente come gli altri – chiude -. Del resto è uno dei tre superstiti dell’Atalanta dei miei inizi, quella di un quadriennio fa. Ma attenzione a parlare poco del Valencia: prima di mettere subito nel mirino i quarti di finale come obiettivo, ce ne sarà…”.