UDINE – L’Atalanta mantiene le promesse e con un perentorio 6-2 al Friuli conferma la sua forza in trasferta con la nona vittoria. Un ottimo incipit per il 2022 in vista della partita con l’Inter e un avviso ai naviganti dei primi posti della classifica. Certo l’Udinese è quello che è causa covid ma i nerazzurri, oggi ancora in rosso corallo, non hanno snobbato l’avversario, lo hanno annientato senza pietà. E’ tornato al gol Muriel, fischiatissimo, con una doppietta e hanno arricchito, in bella vista, il pallottoliere anche Pasalic, Malinovskyi, Maehle e Pessina. Più di così. Si gioca, non si gioca, finalmente il via libera tra Asl, Lega Calcio, Governo e tutti quanti ostaggi di Omicron. L’Udinese, causa le assenze in massa, scende in campo con undici titolari mentre in panchina presenta i ragazzi della Primavera, anche l’Atalanta ha qualche defezione di troppo, oltre a Gosens, Zapata e lo squalificato Freuler assenti anche Zappacosta, Sportiello e Piccoli, in panchina ecco Cittadini che farà il suo esordio, in campo al 45’ del secondo tempo. Certo Gasperini non ha problemi nell’allestire la formazione con Pezzella a sinistra e Maehle a destra, in panca, invece, Hateboer e Demiral, a rischio squalifica e domenica c’è l’Inter. L’Atalanta prende subito le redini del gioco con un chiaro 4-3-3, Pasalic a sinistra e Malinovskyi a destra accompagnano Muriel che si dimostra presto in forma e subito ci si dimentica, meno male, del suo incerto girone d’andata, in mezzo Koopmeiners e De Roon, ammonito lascerà il posto ad un ottimo Pessina, hanno come dirimpettai Wallace e Udogie, gli esterni Pezzella, un’altra prestazione positiva, e Maehle, finalmente in gol, in difesa Palomino non concede né spazi né palloni a Beto, che nel finale segnerà, Toloi tiene a bada Deulofeu, Djimsiti guarda Pussetto e l’argentino che, comunque, svaria abbastanza senza però creare problemi. Con questo assetto gli atalantini cominciano spingere fino ad arrivare all’ottavo gol di Pasalic, di testa, su perfetto cross di Pezzella. L’Udinese tenta di sfruttare la velocità di Pussetto e Deulofeu ma i difensori stanno ben attenti a non farsi saltare. E da un salvataggio della coppia Toloi-Palomino su Deulofeu prende il via il contropiede con Malinovskyi che regala a Muriel il pallone del 2-0 con il colombiano che prima di mettere alle spalle di Padelli ne salta ben tre. E di solito i nerazzurri non fanno molti gol in contropiede, mettono in opera altre virtù. Ormai è solo l’Atalanta, l’Udinese è generosa e riesce ad impensierire Musso una sola volta con Il solito Deulofeu. Arriva il 3-0: Pasalic, sulla sinistra, ruba palla all’attaccante spagnolo, e qui i friulani protesteranno per un presunto fallo del croato, che tocca a Muriel, tiro di Pezzella, respinge Padelli sui piedi di Malinovskyi. 3-0, fine del primo tempo e i nerazzurri possono permettersi di brindare con un tè bollente. Nella ripresa si vede subito Pessina per De Roon, l’Udinese cerca di spaventare l’Atalanta prima con una fuga del solito Deulofeu ma Musso manda in angolo e con il goldi Molina, deviato in rete da Djimsiti. Per mezz’ora la partita non propone spunti se non il controllo, a tutto campo, degli atalantini, seppur con qualche errore di troppo. Nel finale la goleada perché l’Udinese non riesce più a reggere i ritmi della partita, in bianconeri in pratica non si sono quasi mai allenati, arrivano gli altri tre gol: prima ancora con Muriel, poi quello di Maehle su cross di Hateboer e, infine, quello di Pessina, senza dimenticare il secondo dell’Udinese per merito di Beto.
Giacomo Mayer